Gli agenti della Squadra Mobile di Trapani hanno tratto in arresto ieri pomeriggio Epifanio Agate, 44 anni, figlio del defunto boss di Mazara, Mariano Agate. A dicembre del 2016 era stato già arrestato con le accuse di intestazione fittizia di beni nell’ambito dell’operazione antimafia Ermes 2. Il Tribunale del riesame lo aveva liberato ma un nuovo pronunciamento dei giudici lo ha fatto tornare in carcere, obbligo di dimora invece per la moglie Rachele Francaviglia, 34 anni.
Ecco il comunicato stampa della Questura di Trapani:
Nel pomeriggio del 7 luglio u.s. personale della Squadra Mobile di Trapani, coadiuvata da personale del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, ha dato esecuzione alle Ordinanze n. 885, 886 e 887 del 2017 R – Libertà, emesse il 07.07.2017, dal Tribunale di Palermo -Sezione per il Riesame, rispettivamente nei confronti di AGATE Epifanio e FRANCAVIGLIA Rachele e PASSALAQUA Nicolò.
Con detti provvedimento la Sezione Riesame di Palermo, rigettando l’istanza degli indagati, ha ripristinato le misura cautelare della custodia in carcere a carico di AGATE Epifanio e dell’Obbligo di dimora e di presentazione alla P.G nei confronti di FRANCAVIGLIA e PASSALAQUA, emesse dal Gip presso il Tribunale di Palermo, in data 15.12.2016, nell’ambito dell’operazione della Squadra Mobile di Trapani denominata “Ermes 2”.
In particolare l’AGATE Epifanio e la moglie FRANCAVIGLIA Rachele, in concorso tra loro, al fine di agevolare l’associazione mafiosa Cosa Nostra, eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e di agevolare la commissione di uno dei delitti di cui all’art 648, 648 bis, 648 ter, avevano attribuito fittiziamente a PASSALAQUA Nicolò, che consapevolmente ne accettava l’intestazione, le quote della società MY-LAND S.r.l formalmente intestate a FRANCAVIGLIA , ma in realtà nella disponibilità di AGATE Epifanio.
L’ indagine era scaturita da una complessa attività investigativa tesa alla cattura del noto latitante MESSINA Denaro Matteo sfociata il 03.08.2015 nell’emissione, da parte del Gip presso il Tribunale di Palermo, di 11 provvedimenti cautelari (operazione Ermes) nei confronti dei boss mafiosi della Valle del Belice, impegnati nella veicolarizzazione della riservata corrispondenza per il lattante.
Tra i soggetti tratti in arresto si evidenziava il reggente del mandamento di Mazara del vallo del Vallo, Gondola Vito con il quale l’AGATE Epifanio si era riservatamente incontrato in aperta campagna