Una magnifica degustazione per far conoscere meglio la Sicilia, la sua storia, la sua terra, i suoi prodotti e antichi piatti tipici, raccontando anche come vengono fatti. Con dettagli soprattutto sul cous cous, il grano e il pane, la vastedda del Belice, il vino e l’olio. L’evento si è stato tenuto alla Fattoria Nuove Terre a Mazara con degustazioni e delucidazioni offerte da grandi maestri della nostra cucina. Matteo Giurlanda, vice Presidente Regionale della FIC (Federazione italiana Cuochi) ha preparato il cous cous. L’ottimo chef ericino, megafono umano del “piatto della pace” in giro per l’Italia, nonché ottimo preparatore, ne ha esposto le peculiari caratteristiche organolettiche nella versione trapanese, cioè alla marinara. Nel suo ristorante lo propone anche in una deliziosa versione al nero di seppia. Francesco Mauceri, ricercato maestro di cucina soprattutto per le prelibatezze delle terre dei Sicani e del Gattopardo, ha presentato la vastedda del Belice, unico formaggio a pasta filata con vero caglio di pecora e il pane del pregiato grano Real Giustalisa, del meticoloso produttore di terza generazione Melchiorre Ferraro. Mauceri, tra l’altro, lo scorso anno è stato chiamato a cucinare per un evento istituzionale al Senato della Repubblica. Il maestro di cucina Paolo Austero ha deliziato i palati con una irresistibile Rianata. Austero che è anche docente negli Istituti Alberghieri, come Mauceri, nel 2011, per il 150 anniversario dell’ unità nazione Italia è stato chiamato a cucinare alla Regia di Venaria vicino Torino. A Magnificare la presentazione dei piatti e dei prodotti elevandoli esteticamente, è stato il prof. di sala Lillo Cicio.
Sono intervenuti alla serata Baldo Palermo dell’az.vinicola Donnafugata, con cantine a Marsala, Pantelleria e Contessa Entellina. “Il vino è un eccezionale ‘testimonial’ per la promozione del territorio e dei tesori della nostra penisola – ha detto Palermo – per questo bisognerebbe accostarlo nella promozione anche a beni monumentali”
“ Perché non usare i musei, le ville, i palazzi storici e i contesti monumentali, di cui la Sicilia, tra le regioni italiane, è sicuramente una delle più costellate – ha detto Attilio L. Vinci, scrittore di diverse opere di contenuto enogastronomico– utili per narrare e promuovere i vini, gli oli, i tanti piatti tipici, lo straordinario assortimento dei dolci siciliani? Sarebbe un accostamento promozionale di grande effetto che può trovare una forte base sperimentale in percorsi formativi nelle scuole che promuovano la cultura olivicola, vitivinicola e gastronomica coniugata con l’approfondimento della conoscenza del territorio”.
“Il vino – ha affermato Gipi De Bartoli, titolare della Marco De Bartoli in Marsala – è un vettore, un testimonial per la promozione del territorio, delle sue tipicità e produzioni da veicolare nel mondo”. “Il vino è Italia e la nostra Sicilia in particolare – ha sottolineato Antonino Spezia, Presidente della cantina Terre di Giafar di Paceco- nei nostri contatti cerco sempre di promozionarlo in sinergia con la nostra storia e la realtà territoriale”. Nicola Clemenza, produttore olivicolo ed oleario di Partanna ha puntualizzato sulle bontà dell’unica oliva versatile, da mensa e da molitura che ha due marchi DOP e che ha peculiarità organolettiche molto apprezzabili. Ha fatto evidenziare anche le risorse salutistiche delle foglie d’ulivo molto preziose per combattere la ipertensione e il colesterolo. Un’idea di forte impatto è stata lanciata da Orazio Torrente, titolare di tre strutture alberghiere a Selinunte e Castelvetrano: quella di abbinare la promozione dell’olio, del vino e degli altri prodotti con la promozione dei luoghi d’arte, come i musei e i palazzi storici. Bartolomeo Marmoreo, gestore in Mazara di un ristorante di tipicità marinare ha parlato della cucina di antichissima tradizione marinara ricordando i piatti nati nel secolo scorso proprio sulle barche di pescatori. Mario Tumbiolo, Presidente della strada del vino e dei sapori Val di Mazara, ha chiosato ricordando anche i piatti dell’antica, sana cucina di campagna, quale la zuppa di campagna fatta con verdure di stagione.
Comunicato di
Rosaria Vinci