L’avv. Leonardo Genna, difensore di fiducia della Sig.ra Burzotta Vita Maria, moglie del Sig. Marcianò Giuseppe, deceduto in Campobello di Mazara, in data 6.7.2017, ci scrive una nota chiedendo di rettificare l’articolo pubblicato in data 4 settembre dal titolo “Campobello. Le indagini sull’omicidio Marcianò passano esclusivamente nelle mani della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. Si è trattato di omicidio di stampo mafioso?” esponendo quanto segue:
<<in data 4.9.2017, la Vostra redazione online pubblicava un articolo, su “facebook”, avente ad oggetto gli sviluppi investigativi relativi all’omicidio di Marcianò Giuseppe.
Ebbene, contrariamente a quanto da Voi rappresentato nel sopracitato articolo, il predetto Marcianò non aveva alcun procedente per droga ed anzi lo stesso risultava incensurato.
Infine, occorre sottolineare che non risulta corrispondente al vero la circostanza che le figlie della mia Assistita abbiano collaborato con gli investigatori, in quanto, dato la giovanissima età, non potrebbero mai riferire circostanze utili alle indagini.
Inoltre, occorre affermare che il Marcianò non ha mai avuto alcun tipo di rapporto con il Sig. Burzotta Diego, né c’è mai stato alcun tipo di frequentazione.
Pertanto, con la presente si chiede che venga rettificato quanto da Voi erroneamente affermato nell’articolo del 4.9.2017.>>
La redazione di tele 8, tiene a specificare che l’articolo di seguito riportato è stato scritto dalla redazione del Giornale di Sicilia e pubblicato sul sito gds.it e da noi integralmente pubblicato sul sito della nostra testata giornalistica riportandone la fonte.