Omicidio a Tre Fontane, frazione balneare di Campobello di Mazara, nel Trapanese. I killer hanno ucciso Giuseppe Marcianò, 47 anni, originario di Carini ma residente da anni nella località trapanese dove aveva una azienda agricola. Giuseppe Marcianò aveva precedenti di Polizia. Le notizie sono ancora frammentarie ed è presto per trovare una chiave al delitto anche se la parentela di Marcianò con i Burzotta, storici rappresentanti del clan mafioso di Mazara del Vallo però, fanno imboccare da subito la pista mafiosa. Era genero di Pino Burzotta, ex consigliere comunale del Psi di Mazara, arrestato e poi assolto nell’ambito dell’indagine antimafia «Petrov», persona spesso citata in indagini antimafia. Lo zio di Marcianò, Diego Burzotta, ritenuto il boss della famiglia mafiosa di Mazara, fu arrestato nel 1998 in Spagna dov’era latitante, aveva iniziato a collaborare ma poi decise di non parlare più. Nel 2001 gli fu notificato un ordine di custodia cautelare in carcere con l’accusa di aver «gestito» attività illecite legate a Cosa nostra. È stato condannato all’ergastolo per omicidio.L’omicidio sarebbe stato commesso questa mattina intorno alle 10:30 mentre era in moto e stava percorrendo una strada interpoderale, via Bosco Vecchio, dove la vittima possedeva dei terreni e curava degli animali. Sembra siano stati due i killer che avrebbero sparato diversi colpi d’arma da fuoco. Il suo corpo è stato trovato per terra sul selciato, a circa 150 metri da una automobile data alle fiamme, sembra che gli assassini avrebbero cambiato mezzo e si sarebbero dati a precipitosa fuga facendo perdere le loro tracce. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo. La salma è stata trasferita all’obitorio del cimitero di Mazara del Vallo dove sarà eseguita l’autopsia. Le indagini sono affidate a carabinieri del Nucleo investigativo di Trapani e dai poliziotti della Squadra mobile, coordinati dal neo procuratore aggiunto Paolo Guido.
foto d’archivio