Giudice più severo di quanto invocato dal pm nel processo abbreviato che per detenzione, a fini di spaccio, di sostanza stupefacente, ha visto condannati il 46enne campobellese Mario Tripoli (noto anche per essere stato coinvolto nell’operazione antimafia “Annozero” e fratello della consigliera comunale Maria) e i fratelli castelvetranesi Francesco e Salvatore Catalanotto, di 46 e 29 anni.
Al primo, il gup di Marsala Annalisa Amato ha inflitto cinque anni e 8 mesi di carcere, mentre agli altri due 4 anni ciascuno. In totale, 13 anni e 8 mesi. Il pm Maria Milia ne aveva chiesti 13. La vicenda giudiziaria è relativa alla scoperta, nel marzo 2017, ad opera dei carabinieri della stazione di Campobello di Mazara, di circa 7 chili di marijuana all’interno di un vecchio capannone in contrada Pellegrino in uso a Mario Tripoli (immobile di proprietà di una zia). La droga era sottoterra, dentro grossi contenitori. Il Norm dei carabinieri di Mazara del Vallo avviò, poi, indagini per scoprire chi l’aveva nascosto. E dalle intercettazioni effettuate, ma anche da pedinamenti e dall’esame di filmati di impianti di videosorveglianza, gli investigatori trassero la convinzione che era opera di Tripoli e dei fratelli Catalanotto. Per questa vicenda, lo scorso novembre, Mario Tripoli fu posto agli arresti domiciliari, mentre per i fratelli Catalanotto obbligo di dimora e di presentazione in caserma. A difendere i tre condannati è stato l’avvocato Giuseppe Pantaleo. Mario Tripoli, fratello della consigliera comunale di Campobello di Mazara Maria Tripoli, il 19 aprile 2018 è stato arrestato (e poi scarcerato) nell’operazione antimafia “Annozero” e dal prossimo 18 aprile sarà processato con rito abbreviato davanti al gup di Palermo Cristina Lo Bue insieme ad altri 12 presunti mafiosi e fiancheggiatori. Per gli altri 20 indagati nella stessa operazione, il gup dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Dda di Palermo.
fonte tp24.it
