Nella tarda serata di ieri è stata emanata la circolare n. 26, a firma del Dirigente Generale del D.R.P.C. Sicilia Salvo Cocina, con chiarimenti relativi all’Ordinanza del Presidente della Regione n. 62 del 19.11.2020.
Nella circolare si chiarisce che i bar, le pasticcerie, i ristoranti e le pizzerie potranno continuare ad effettuare l’asporto fino alle 22 anche la domenica e nei festivi, come previsto dal DPCM del 3.11.2020, con divieto di consumazione e di assembramento sul posto e nelle adiacenze.
La circolare, inoltre, chiarisce che nei giorni festivi e domenicali, limitatamente agli orari di apertura dei cimiteri, si deve ritenere consentita la vendita di piante e fiori solo in prossimità dei cimiteri stessi.
Scarica la circolare:Circolare n. 26 del 20.11.2020
Redazione
Nuove regole per la domenica in Sicilia: domani aperti i panifici, chiusi i supermercati
Negozi chiusi, asporto consentito fino alle 22 per bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie. E i panifici? La circolare con cui la Regione indica quali attività la domenica e nei festivi possono stare aperte non lo chiariva.
Adesso arriva una nota in cui si spiega che anche i panifici potranno tenere alzate le saracinesche con le regole della ristorazione. Dunque sarà possibile solo il servizio da asporto. Rimangono chiusi supermercati e centri commerciali.
“L’attuale situazione emergenziale da Covid-19 comporta numerose complessità da gestire – si legge nella nota -. Si fa appello al più alto senso di equilibrio e buon senso a cui devono essere ispirate le azioni delle amministrazioni locali e delle stesse istituzioni regionali, consapevoli che qualsiasi scelta intrapresa porta in sé atteggiamenti contrari ma anche di consenso.
Le misure di distanziamento sociale e di isolamento sono oggi le uniche (mancando il vaccino) che possono far ridurre i contagi, i ricoveri ospedalieri e le vittime”.
Domani, dunque, nuove regole. Oltre all’asporto nella ristorazione è consentita l’attività dei negozi di piante e fiori ma solo negli orari di apertura dei cimiteri. Aperte anche le farmacie, le parafarmacie, le edicole e le rivendite di tabacchi. Rimane consentita la vendita con consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento.
GDS