Continuano i presidi dei nostri agricoltori che con orgoglio e determinazione, issando la bandiera siciliana, non si piegano ai “diktat” europei.
Iniziano ad arrivare i primi timidi segnali di apertura da parte dell’Europa verso il comparto dell’agricoltura anche se, visti i chiari di luna, è cosa buona e giusta controllare le istituzioni comunitarie sempre pronte a prendere decisioni nocive per qualsiasi comparto.
Contestiamo le scelte assunte negli anni scorsi dalla Commissione europea e da alcuni Paesi dell’Unione che hanno attuato la strategia a tavolino volta a massacrare gli agricoltori per favorire la carne sintetica, gli insetti a tavola e gli impianti fotovoltaici al posto dell’attività agricola. Sosteniamo le richieste degli agricoltori europei per salvaguardare le produzioni agricole e le eccellenze del “Made in Italy”, come la richiesta del blocco delle importazioni di prodotti agricoli da Asia, Africa, Canada, Sudamerica. Quella delle importazioni di derrate agricole è un tema che abbraccia diverse criticità come i minori costi di produzione e del lavoro che rendono competitive le importazioni rispetto alle produzioni italiane sicure dal punto di vista alimentare per i controlli a cui sono sottoposti a beneficio del consumatore finale.
Devono partire subito gli aiuti per il comparto agricolo a sostegno della categoria che sta soffrendo la pressione dell’Europa, dei cambiamenti climatici e i cambiamenti repentini di una società alla deriva. Sono molte le criticità che il settore sta attraversando e che minacciano di ripercuotersi in maniera drammatica sul tessuto produttivo e sull’occupazione. L’aumento dell’inflazione, il rincaro delle materie prime, il divario inaccettabile tra prezzo pagato ai produttori e quello finale del prodotto sul mercato e l’eccessiva burocrazia europea rischiano di mettere in ginocchio un comparto che riveste un’importanza fondamentale nell’economia del Paese. È essenziale intervenire attraverso sgravi fiscali, incentivi e misure a sostegno degli agricoltori. In linea con il nostro Segretario generale Paolo Capone, anche la federazione agroalimentare siciliana sostiene la protesta degli agricoltori.
A dichiararlo Franco Arena, Segretario regionale della Federazione agroalimentare.