Sale ad almeno 76 morti il bilancio delle vittime in Turchia per il terremoto di magnitudo 7.9 avvenuto nella notte nel sud del Paese, vicino al confine con la Siria. Lo rende noto l’autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri turca Afad, come riporta l’agenzia Anadolu, facendo sapere che i feriti sono almeno 440.
A seguito del terremoto di mangitudo l’Ingv ha emesso un’allerta tsunami, che sembra ridimensionarsi con il passare dei minuti.
“L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri. Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane”.
Lo afferma il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma Il Drpc Sicilia, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei comuni costieri.
L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo. A seguire l’onda potrebbe impattare su Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo, Palermo, Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa, Porto Empedocle, Sciacca e Mazara del Vallo. Ai sindaci è stato raccomandato l’avviso alla popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali e la preparazione per eventuale allontanamento. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione.