Dopo le difficolta’ del 2018, nell’anno appena trascorso la CRIAS ha finanziato 3.425 imprese artigiane, per un totale di circa 76 milioni di euro. La cifra
record e’ stata raggiunta pochi giorni fa con il il via libera a 563 pratiche per quasi 14 milioni di euro. A trarre beneficio dal credito agevolato, una vasta gamma di imprese artigiane: autofficine, falegnamerie, vetrerie; e, ancora, sartorie, panifici e pasticcerie a cui si aggiungono anche parrucchieri, fotografi e tipografi. “E’ un segnale importante – evidenzia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – per le aziende artigiane che devono sapere di poter contare su una Cassa per il credito che
svolge con regolarita’ il proprio lavoro a sostegno delle imprese dell’Isola”. I finanziamenti concessi dalla CRIAS sono destinati a diversi tipi di interventi. Ad esempio, 345 imprese riceveranno quasi otto milioni di euro per sopperire alle esigenze finanziarie di gestione dell’azienda; circa 5 milioni saranno destinati a 38 imprese per l’acquisto, la ristrutturazione, la costruzione dell’immobile o l’acquisto di macchinari e attrezzature; 363 mila euro saranno destinati a 16 imprese per l’acquisto di
scorte, materie prime e prodotti finiti a cui vanno aggiunti oltre 900 mila euro per i finanziamenti destinati a facilitare l’acquisizione di scorte da parte delle imprese agricole. In quest’ultimo caso le pratiche deliberate sono 70. Chiudono l’elenco i finanziamenti alle imprese di autotrasporto merci che ammontano a 60 mila euro e saranno destinati a 5 ditte. “I numeri – sottolinea l’assessore regionale alle Attivita’ produttive Mimmo Turano – ci dicono che la CRIAS ha ripreso a
funzionare bene. Ringrazio il commissario ad acta Giovanni Perino, il direttore generale Lorenza Giardina e tutta la struttura della CRIAS per lo straordinario lavoro svolto. Adesso e’ essenziale proseguire su questa strada anche nel 2020 e per farlo e’ indispensabile mantenere per la CRIAS l’attuale sistema di contabilizzazione economico-patrimoniale che consente di rispettare le disposizioni riguardanti l’armonizzazione contabile senza le inevitabili complicazioni gestionali che
sorgerebbero nel caso si applicasse il sistema di contabilita’ finanziaria al fondo a gestione separata”. (ANSA).