“Sono un convinto assertore del valore che la donna rappresenta anche nella politica. E sono d’accordo con chi reputa il sistema delle quote rosa una sorta di recinto che spesso penalizza il merito e, a volte, legittima l’ipocrisia. L’assenza di rappresentanza femminile nella Giunta di governo, a seguito della sostituzione dei due assessori (di cui una donna) richiesta da Forza Italia, e’ solo momentanea”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. “Come e’ noto, ho chiesto alle forze politiche della coalizione di far si’ che la parita’ di genere sia non solo predicata ma anche praticata. Mi attendo, quindi, gia’ a breve atti e scelte conseguenziali – prosegue -. Ma il tema ripropone – inutile nasconderlo – l’insoluto problema della selezione della classe dirigente politica in Sicilia”. Per Musumeci: “siamo ancora lontani dagli obiettivi per realizzare pienamente un sistema di pari opportunita’, nel quale fermamente credo. Cosi’ come e’ altrettanto noto – ma a quanto pare e’ utile ricordarlo – che, quando alla Regione ho compiuto scelte di mia esclusiva competenza, ho sempre preferito la concretezza ed il valore aggiunto femminile: il segretario generale, il capo Gabinetto, il capo Segreteria particolare, il portavoce, il responsabile anticorruzione, i direttori generali strategici sono tutte donne, ma soprattutto competenti”. “Con la prossima legislatura
regionale, entra in vigore la riforma proposta e votata dall’attuale Assemblea, che rendera’ ‘rosa’ almeno un terzo della Giunta. Ed e’ questa la vera scommessa che i Partiti in Sicilia debbono saper vincere, dimostrando, oltre la logica dei numeri, la volonta’ e la capacita’ di saper formare e selezionare una nuova classe dirigente, senza piu’ penalizzazioni”, conclude. (ANSA).