Lunedì 14 settembre, ovvero tra 3 giorni, dovrebbero ricominciare le lezioni a scuola, eppure ancora i dubbi e le preoccupazioni di alunni e genitori sono innumerevoli.
A partire dalla consegna in ritardo dei banchi monoposto, alla disinfestazione di solo alcune scuole: sono tantissime ancora le incertezze sulla ripresa in sicurezza delle lezioni.
Infatti, nemmeno le parole e le informative della Ministra all’Istruzione Azzolina hanno rassicurato gli stati d’animo degli italiani sulla vicenda, soprattutto di tutti quei presidi che volevano ripartire con puntualità, e che invece sono costretti a ritardare l’inizio delle lezioni. Da una parte Azzolina rivendica l’impegno costante del governo, infatti aveva dichiarato qualche giorno fa: “Solo per la ripartenza di settembre abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi, nessun altro paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza”; dall’altra però prendono il sopravvento i timori del personale della scuola che ad oggi non appare troppo convinto di poter garantire agli studenti un ritorno in piena sicurezza.
Alle insicurezze del personale, si aggiungono le preoccupazioni e le indignazioni dei genitori, che “si rifiutano di mandare i figli a scuola”. Sui social, negli scorsi giorni a prendere il sopravvento è stata l’ira dei genitori: infatti, da quanto si evince dai commenti, a preoccupare ci sono il distanziamento sociale, gli affollamenti, ma soprattutto i dubbi sull’utilizzo della mascherina, in quanto se lasciata in giro per l’aula anche essa può essere oggetto di pericolo sanitario. Infine concludono i genitori: “è impensabile che i bambini debbano indossare la mascherina per tutte le ore scolastiche”.
Alcuni edifici inoltre, in particolare quelli comunali, e quindi asili, scuole materne e medie, sono stati oggetto di disinfestazione, ma per tutto il resto delle scuole (superiori), ovvero quelle di competenza del l’ex Provincia di Trapani ancora nessuna notizia.
Molte preoccupazioni riguardano anche il ritardo della consegna dei banchi monoposto e il probabile mancato rispetto delle regole di igiene da parte degli studenti, ma d’altro canto è impossibile e immorale piazzare del personale di sorveglianza, anche a scuola, o che gli insegnanti debbano fare da “controllori” per tutti gli studenti.
Dunque rimangono poche le certezze su tutti i fattori di prevenzione e sulla ripresa delle lezioni. Ben saldi però restano i dubbi, la rassegnazione e l’ira di tutti i cittadini, del personale scolastico e dei genitori.
Paolo Fiorentino