La memoria è un’arte che necessita di allenamento costante. Specie quando deve affrontare non già le bellezze, le cose eccellenti, il sole e il mare, la meraviglia, ma i mostri del proprio ambito territoriale, le
brutture, le sopraffazioni, e la piaga della mafia che ha avuto in MMD uno dei suoi esponenti di punta. Castelvetranese, e latitante nella vicina Campobello di Mazara, MMD ha rappresentato e rappresenta
un’ombra lunga su affari, politica, connivenze, gestione delle risorse e appalti.
Il 16 gennaio del 2023, MMD veniva arrestato a Palermo, e condotto nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila dove avrebbe ricevuto le giuste cure per la sua malattia, in fase ormai terminale. Poi, la morte.
Non vogliamo, comunque, fare finta che quella data non sia fondamentale e che non resterà nella storia di Castelvetrano, e nella memoria posteriore, come una data dall’altro significato simbolico. Una vittoria dello Stato connessa anche ad una legittima ansia di verità per un territorio etichettato in modo sbrigativo e generalista, in cui giovani hanno ogni diritto ad una aspettativa di rinascita e di resurrezione.
Per far questo, proprio per i giovani, serve non solo far proclami a favore di telecamera e audience, ma soprattutto non spezzare mai la capillare opera di informazione e risveglio delle coscienze, lavorando
ogni giorno da anni e anni con i giovani.
Così, continuando a fare semplicemente quello che le persone e le istituzioni coinvolte in questa e altre iniziative, da anni e anni, fanno e continueranno a fare, fuori dal clamore del momento, e dalle strumentalizzazioni del momento, e cioè adempiere all’eredità Paolo Borsellino che disse “Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”.
Il luogo deputato a tale missione è la Scuola, così a Castelvetrano, il 16 gennaio 2024, alle ore 12.00, nell’Aula Magna “Peppino Impastato – Rita Atria”, il giornalista Giacomo di Girolamo e lo scrittore Giacomo Bonagiuso – introdotti dalla Dirigente del Polo liceale “Cipolla Pantaleo Gentile” Tania Barresi, e dalla presentazione del lavoro svolto dalla scuola nell’ultimo decennio – metteranno in scena un “Cuntrasto siciliano contro lu scurdusu” che metterà a confronto la memoria e il bene, MMD e Peppino Impastato, mostrando come la conoscenza delle cose, l’informazione, sono gli antidoti al pensare mafioso e alle sue propaggini.
Concluderà l’Avv. Giovanni Crimi, referente di Codici.