Non tragga in inganno il silenzio, nostro, sul reparto di Cardiologia dell’Ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo; non ce ne siamo dimenticati, ma abbiamo seguito l’evolversi dell’intera vicenda per cercare di comprendere quali sono le reali intenzioni dei vertici provinciali dell’Asp di Trapani e ancor di più dei politici nei confronti di quel reparto da sempre riconosciuto un’eccellenza nel territorio della Sicilia occidentale.
Ebbene, non riusciamo a comprendere il perché di atteggiamenti simili nei confronti di quello che dovrebbe essere un reparto eccellente in una DEA di primo livello come è stato riconosciuto il nosocomio mazarese.
Non riusciamo a comprendere secondo quali scelte, (il)logiche, una sezione così importante di un Ospedale, venga, con dovizia quasi scientifica, depotenziata settimana dopo settimana.
E non siamo qui a parlare nuovamente della questione angiografo, della quale ci siamo occupati più volte e per la quale siamo ancora in attesa di capire. Se ricordate, sintetizziamo brevemente, l’Asp di Trapani aveva stanziato 275 mila euro per istallare un nuovo angiografo, inizialmente destinato a Mazara, presso l’ospedale di Castelvetrano. Una scelta che già allora ci sembrava non logica e che ancora non riusciamo a comprendere, considerando pure che i lavori “…di manutenzione straordinaria di elevata complessità tecnologica di natura sia edile che di impiantistica…” non sappiamo a che punto sono o se sono iniziati.
Quello che sta destando particolare preoccupazione in chi vi scrive, è la mancanza di personale nel reparto, si, proprio così! Nel reparto di cardiologia di Mazara del Vallo allo stato attuale esercitano ‘solo’, e ribadiamo, ‘solo’, 4 seri professionisti, compreso il primario; costretti a sobbarcarsi turni e orari non facilmente sopportabili per tutelare la salute di noi cittadini.
A nulla a quanto pare sono valse le rassicurazioni di qualche mese addietro, allorquando fu detto che al reparto sarebbero arrivate forze nuove in comando da altri nosocomi. O meglio, per correttezza di informazione, 3 medici sono stati inviati a Mazara, ma di questi: 1 unità era a rotazione con altri ospedali, cosa della quale non si ha più contezza; una si trova impossibilitata allo stato attuale ad esercitare e dei 3, solo uno è rimasto al suo posto. Se a questo aggiungiamo che del personale medico in organico al reparto, una dottoressa si trova in maternità dal mese di settembre, ecco che i conti non ci tornano più ed ancora una volta ci poniamo degli interrogativi ai quali sappiamo già che dall’Asp nessuno risponderà; ma dai quali ci auguriamo che la classe politica locale sappia prendere spunto per chiedere risposte.
Ciò che vorremmo sapere dall’Asp è cosa si vuol fare del reparto di cardiologia di Mazara del Vallo. Perché non si interviene con l’immissione in servizio di personale, anche di ospedali vicini, tenuto conto pure che in alcuni nosocomi attualmente: o sono Ospedali Covid, o non hanno un vero e proprio reparto sul quale poter intervenire. Che fine hanno fatto i bandi di concorso per il reclutamento di medici? E soprattutto, perché questo silenzio, questa poca trasparenza su quelle che sono le strategie aziendali su un reparto che sembra destinato ad una lunga agonia. Perché la politica non chiede e tace su ciò che ormai è sotto gli occhi di tutti.