L’operazione è scattata nella serata del 30 luglio, quando gli uomini della Guardia
Costiera di Marsala hanno intercettato un’imbarcazione intenta a sbarcare, senza
aver adempiuto alla prevista notifica preventiva, cinque esemplari di pesce spada
(Xiphias gladius) per un totale di circa 60 kg non dichiarati e non registrati sul
giornale di pesca (e-logbook) in violazione alla normativa nazionale e comunitaria in
materia di pesca marittima.
Tre dei cinque esemplari maldestramente occultati a bordo del peschereccio – per
un totale di 20 kg – risultavano ben al di sotto della taglia minima di riferimento. Per
le due violazioni il Comandante del peschereccio è stato sanzionato per oltre €3300
ed il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro. Inoltre, quale sanzione accessoria,
sono stati applicati n° 3 punti alla licenza di pesca ed al comandante dell’unità.
Il prodotto ittico, preventivamente sottoposto ad ispezione da parte del Dipartimento
di Prevenzione Veterinaria dell’ASP di Trapani che ne ha attestato l’idoneità al
consumo umano, è stato devoluto in beneficenza agli enti caritatevoli locali grazie
alla consueta e proficua collaborazione con la il Banco Alimentare della Sicilia
Occidentale – Fondazione ONLUS.
Il pesce spada, al pari del tonno rosso, è considerato una specie ittica a rischio per
la quale vige una normativa nazionale ed europea molto stringente. In particolare la
pesca di esemplari al di sotto della taglia minima, ovvero che non abbiano raggiunto
l’età riproduttiva, arreca un ingente danno alle specie alterando, inoltre, l’equilibrio
dell’intero ecosistema. Per far rimanere il nostro mare pescoso è, dunque,
importante che gli esemplari giovani siano lasciati liberi di nutrirsi e riprodursi fino
allo stadio adulto.
La Guardia Costiera continuerà, nelle attività di vigilanza e, contrasto alla pesca di
frodo, a salvaguardia dell’ambiente marino ed a tutela del consumatore finale.