Abbiamo chiesto al governo regionale ed al parlamento siciliano di intervenire con aiuti economici per sostenere gli armatori dei due pescherecci Medinea ed Antartide, posti sotto sequestro da 45 giorni dalle Autorità Libiche della Cirenaica governate dal Generale Khalifa Belqasim Haftar e le famiglie dei 18 pescatori trattenuti ingiustamente in galera,
Abbiamo incontrato, con l’assessore regionale alla pesca Edy Bandiera, i familiari a Mazara del Vallo presso la Sala Consiliare e toccato con mano la difficile e complessa situazione economica vissuta dagli Armatori e dalle famiglie dei pescatori sequestrati. Abbiamo raccolto il grido d’aiuto, la disperazione della privazione del contatto quotidiano e la difficoltà anche economica nel dover affrontare chissà quanti altri giorni in attesa della liberazione di uomini e mezzi.
Dal primo settembre 2020 due imbarcazioni iscritte nel Compartimento Marittimo di Mazara del Vallo, Medinea e Antartide, sono state poste sotto sequestro, il governo nazionale e la diplomazia a tutti i livelli può e deve fare molto di più per accelerare i tempi del rilascio.
adoperando per contribuire al raggiungimento della soluzione auspicata da tutti, quale quella del rilascio di uomini e mezzi prima possibile, con la presente si evidenzia.
Oltre all’aspetto umano va considerato anche quello della sostenibilità economica, le imbarcazioni sono ferme da oramai oltre 40 giorni, con il carico di pesca stivato andato in malora, le giornate di mancata pesca, il costo sostenuto per il carburante , i rischi legati al fermo del natante ed il sostegno alle famiglie finora garantito dagli Armatori, ma questa autonomia oramai è al lumicino e vi è la necessità di garantire un minimo di sussistenza alle famiglie ed agli stessi titolari delle imprese di pesca per evitare il collasso economico e quindi il fallimento.
A dichiararlo Giuseppe Messina Segretario Ugl Sicilia