La visita della Ministra Beatrice Lorenzin, annunciata per oggi, mi pare l’occasione migliore per rendere merito all’intera Unita Operativa di Ostetricia e Ginecologia per il lavoro svolto negli ultimi 18 mesi, per 15 dei quali sono stata Primario facente funzioni (ex art. 18 CCNL). Quando mi insediai nelle funzioni di primario la percentuale dei parti cesarei all’Ospedale Sant’Antonio Abate era al 41%, come correttamente indicato nel recente convegno medico presso il Museo Pepoli; al momento in cui ho lasciato l’incarico tale percentuale era scesa al 21,6%. Un risultato, ottenuto in poco più di 12 mesi, il cui merito deve essere equamente condiviso tra tutto il personale medico, infermieristico e infermieristico ostetrico, che ha reso l’UOC di Ostetricia e Ginecologia del Sant’Antonio Abate una eccellenza della sanità trapanese e, mi pare di poter dire, dell’intera Sicilia, tenuto conto dell’interesse sollevato nella ministra Lorenzin. La riduzione dei parti cesarei e delle forti differenze regionali esistenti era uno degli obiettivi del Piano Sanitario Nazionale 2002-2004. Oggi tutte le strutture sanitarie del Paese operano, sia pure con grande ritardo, rispetto all’obiettivo di oltre dieci anni fa, per raggiungere la percentuale ritenuta fisiologica del 20%. Sono orgogliosa di avere passato le consegne ad una valida collega, Laura Giambanco, primario di ostetricia e ginecologia, con un reparto che è ad appena un punto e mezzo di percentuale dall’obiettivo nazionale e sono certa che tale risultato grazie alle professionalità del sant’Antonio è a portata di mano.
Dott.ssa Francesca Paola Maltese