Nuovo sgarbo della città di Mazara, si sta consumando a Pietro Consagra. Grande mazarese
fra i più celebri scultori europei del Novecento.
Suo dono, alla città, la scultura di piazza Mokarta, uno dei simboli valoriali di Mazara.
La meravigliosa complessa realtà artistica, mostra una delle fantasiose figure in sbriciolamento.
Rischio di spezzarsi e abbattersi. Bisogna urgentemente e adeguatamente intervenire.
Il ASTRATTISMO sul mare di Mazara fu il titolo dell’articolo sul giornale nazionale IL TEMPO
a firma del corrispondente locale, il giovanissimo Nicolò Vella, per la inaugurazione, nella primavera del 1965. Presenti autorità e un èlite di artisti, tra cui la famosa attrice cinematografica
Lea Massari in zona per le riprese di un film
L’articolo, curiosamente, raccontò che, al termine della cerimonia, Consagra accompagnò due giornaliste inglesi all’avamporto sul Mazaro, a vedere “disse”il più bel tramonto del mondo.
Altre offese, la bocciatura dei progetti di facciata artistica del ex palazzo Municipale in rovina.
Nel 1970,e nel 2oo2,approvati dalla giunta Municipale ,e bocciati dalla Sovraintendenza ai monumenti di Trapani. Quella del 2002 adeguata alle altezze dei palazzi ecclesiastici, venne esposta in copia miniaturizzata al collegio dei Gesuiti, oggi scomparsa.
Una seconda copia in miniatura della facciata in mostra a Parigi , ammirata e elogiata da critici internazionali d’arte.
Gravissima e inspiegabile l’offesa, per l’assenza di rappresentante istituzionale,Sindaco e Assessore con Confalone del Comune di Mazara , alla tumulazione di Consagra nel cimitero di Gibellina. Un errore madornale. La più recente offesa, è del scorso anno 2018.
La governance Municipale, non volle accettare la pubblica richiesta civica , del IL Duemila ad organizzare a Mazara, la mostra nazionale delle opere di Consagra.
Preciso dovere culturale istituzionale. Non c’è storia della città senza memoria, oggi la mostra nazionale delle opere di Consagra “La città frontale ” si sta svolgendo a Marsala, a cura di quel Comune, con grandissimo successo di visitatori, italiani e stranieri.
La mostra sarà aperta fino al 13 ottobre.
istituto di ricerca il duemila