Nuovo atto di bracconaggio in provincia di Trapani, dove Pumba, un’esemplare della rara e minacciata aquila di Bonelli, è stato recuperato morto mercoledì nelle vicinanze del Lago Rubino, nel Comune di Fulgatore. Pumba si era stabilito intorno ad un invaso e si spostava anche nei campi circostanti. Ma i dati relativi al 25 settembre, inviati dal trasmettitore satellitare che era stato installato sul rapace, hanno messo in evidenza una “sospetta immobilità” dell’aquila. Immediatamente sono stati attivati i soccorsi nella zona segnalata dal Gps, ma giunti sul posto purtroppo si è soltanto potuto constatare la morte dell’aquila.
L’aquila è stata quindi consegnata al personale dell’ispettorato Ripartimentale delle Foreste del capoluogo per poi essere trasferita all’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia. Qui, effettuati gli accertamenti diagnostici, è emerso che a causare il decesso sono stati i danni causati da una fucilata: 7 pallini di piombo nella zona toracica dell’animale hanno messo fine alla sua breve esistenza. Il gravissimo atto di bracconaggio risale con ogni probabilità a lunedì, in un periodo in cui la caccia è chiusa. Non c’è dubbio che si tratti di un atto doloso.
L’aquila fasciata (nome scientifico dell’aquila di Bonelli) tra l’altro e’ una specie particolarmente protetta dall’Unione europea quale specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa. In Italia la specie nidifica solo in Sicilia ed è inserita nella Lista Rossa delle Specie Italiane nella categoria “in pericolo critico”.