Nuovi orari d’ingresso da domani, sabato 1° luglio, per il Castello di Punta Troia a Marettimo.
Il prestigioso sito, che ospita anche il Museo delle Carceri e l’Osservatorio Foca Monaca, sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18. La visita guidata all’Osservatorio, si potrà invece effettuare nelle giornate di mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 14.30. Al Museo comunale saranno in servizio due accompagnatori e altrettante sono le ‘guide’ dell’Area Marina Protetta che gestisce l’Osservatorio Foca Monaca. Al sito archeologico si accede o dal paese, da un sentiero forestale in almeno un’ora e mezza di percorso per camminatori da trekking, o tramite una barca che conduce fino alla spiaggia di Scalo Maestro, una delle più belle di Marettimo, dalla cui caletta si percorrerà una salita di circa un quarto d’ora su un sentiero lastricato. Il castello di Punta Troia, oggi centro culturale nel cuore del Mediterraneo. edificato a strapiombo sul mare, è uno dei monumenti più antichi dell’isola, che dalla fine del ‘700 fu utilizzato dai Borboni come carcere per i reati politici.
Il prestigioso sito, che ospita anche il Museo delle Carceri e l’Osservatorio Foca Monaca, sarà aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18. La visita guidata all’Osservatorio, si potrà invece effettuare nelle giornate di mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 14.30. Al Museo comunale saranno in servizio due accompagnatori e altrettante sono le ‘guide’ dell’Area Marina Protetta che gestisce l’Osservatorio Foca Monaca. Al sito archeologico si accede o dal paese, da un sentiero forestale in almeno un’ora e mezza di percorso per camminatori da trekking, o tramite una barca che conduce fino alla spiaggia di Scalo Maestro, una delle più belle di Marettimo, dalla cui caletta si percorrerà una salita di circa un quarto d’ora su un sentiero lastricato. Il castello di Punta Troia, oggi centro culturale nel cuore del Mediterraneo. edificato a strapiombo sul mare, è uno dei monumenti più antichi dell’isola, che dalla fine del ‘700 fu utilizzato dai Borboni come carcere per i reati politici.
Jana Cardinale