Cari concittadini, mi chiedo se voi conoscete la famosa via dei sospiri, che dico, la via della passione o meglio la via crucis, la via della disperazione, la via della tortura, la via del sincopatico , la via dello snervamento, la via dell’esaurimento nervoso, la via dell’incubo, la via della mostruosità ,la via del degrado della viabilità, la via della crocefissione, la via che mai vorresti percorrere. Ebbene se non conoscete questa via,ve lo dico io qual è , essa è la via Salemi, così come lo è ,la via Marsala e la via Castelvetrano. Esse sono le vie che ci portano alla disperazione. Mi chiedo quanti di voi in attesa che si apra il passaggio a livello non abbia imprecato qualche santo per essere rimasto imbottigliato per minuti e minuti interi dietro le sbarre della ferrovia? Mi chiedo pure, se moltiplicando tutti questi minuti per tanti utente quanti ore si fanno, e di lì mi chiedo quanti ore lavorative perde il cittadino mazarese? Quanto rischia un paziente soccorso in autoambulanza quando le sbarre sono chiusi ? Quanti litri di benzina consuma il cittadino? ( alla faccia del risparmio energetico) . Un proverbio cita che il tempo è denaro e pure noi rimaniamo impassibile; non facciamo l’equazione tempo ,lavoro,-denaro; non ci lamentiamo: La città muore 6 7 8 9 10 volte al giorno e noi siamo lì ad invecchiare in attesa che si alzano le sbarre . E, intanto nulla ci impedisce di delegare col nostro voto il politico di turno che ci risolva questo annoso problema. A proposito di politico di turno; col nostro voto non avevamo delegato il nostro Sindaco Cristaldi che con la sua candidatura (70% ) ci risolveva il problema? Peraltro da lui stesso dichiarato nella campagna elettorale: Cittadini ,diceva, se io sarò il vostro sindaco vi prometto che toglieremo questi passaggi a livello che tengono prigioniere la nostra città.
Ora, caro signor sindaco in questa lettera mi rivolgo anche a lei, ma, ella ci passa mai della via Salemi ? Il gregge ha bisogno del suo pastore per andare all’ovile e quando pascola segue un capo testa.
Se lei ha a cuore di togliere i passaggi a livello perché non ci porti a pascolare nella stazione della ferrovia? Da lì possiamo vedere quanti cittadini hanno a cuore questo annoso problema dei passaggi a livello e fare smuovere le alte autorità, e dire che Mazara non può morire dieci volte al giorno e che i cittadini hanno le palle pieni di questi passaggi a livello. Sono sicuro che molti cittadini hanno la rabbia in corpo per questa sordità da parte delle ferrovie dello stato che si arrogano di padroneggiare sul territorio mazarese. Forse hanno le loro ragione, ma ci devono pure ascoltare. E , a riguardo voglio citare il comitato che si era costituito per non fare partire il Satiro per il Giappone: Allora anche se la protesta è stata soppressa con la forza abbiamo visto il cittadino in massa come ama la sua città e le sue cose; anche se a posteriore abbiamo capito che la cultura va pure esportata.
Sono sicuro che questi stessi cittadini non vogliono vedere morire la propria città per far comodo ad alcuni dirigenti ottusi della ferrovia dello stato , visto pure, a ragion veduta, che la tratta Alcano Castelvetrano Trapani è in perdita. Ai miei concittadini voglio dire che fin quando noi non prendiamo coscienza di questo annoso problema resteremo sempre schiavi del negriero ferrovia dello stato . In questa lettera voglio rivolgermi pure ai giovani e ai giovani studente e dico, voi, che conoscete le vie telematiche, i cosi detti social, whatsapp , internet, eceter. Eceter, perché non divulgate in tutto il mondo con delle fotografie mirate al disaggio che ha il cittadino(e tu stesso ) quando chiudono le sbarre :E dite che siamo in Europa e che siamo nel terzo millenio e non nel Sahara africano.” Scusatimi giovani cittadini, ma voi fotografate solo la pasta asciutta? Mi auguro signor sindaco che nella sua decennale dirigenza amministrativa non ci sia questa incompiuta che tanto i suoi concittadini anno a cuore e che pur sapendo che ella si sia interessato non la possiamo dare per vinta; resterà nella sua vita politica una sconfitta e una ferita da rimarginare.
Con osservanza distinti saluti .
Girolamo Foggia