In tutte le parrocchie della Diocesi di Mazara, si è celebrata la Giornata per il Seminario vescovile. E’ stata l’occasione per conoscere di più questo luogo di formazione. Attualmente sono cinque i giovani che sono in cammino di discernimento e di formazione per avviarsi verso il presbiterato. Due di essi frequentano la Facoltà di Teologia e abitano presso il Seminario di Palermo: Giuseppe Favoroso (IV anno) e Daniele La Porta (I anno), entrambi di Castelvetrano; gli altri tre frequentano il Propedeutico presso la Facoltà di Teologia e abitano nella casa diocesana di Palermo: Giovanni Marino di Marsala, Francesco Ingrande di Mazara del Vallo ed Erasmo Barresi di Castelvetrano. «La condivisione della vita – nella scansione quotidiana della preghiera, degli incontri di formazione, del cibo, dello studio, dei momenti di svago, delle attività pastorali e caritative, e del confronto con educatori, docenti, compagni provenienti da altri seminari – costituisce un’ottima palestra per mettersi in gioco, verificare la propria vocazione e imparare a far proprie le indicazioni della Chiesa sulla figura del presbitero oggi» spiega il rettore del Seminario don Pino Biondo, che aggiunge: “Siamo consapevoli che il ritorno settimanale nelle loro famiglie, presso il nostro Seminario diocesano, nelle parrocchie di provenienza o altre, come anche il partecipare agli incontri e ad iniziative diocesane e il contatto con tutto il presbiterio, permette a questi nostri giovani di conservare, sviluppare e perfezionare le relazioni che segnano la loro esistenza, in vista di uno sviluppo e di una crescita matura della personalità, del senso ecclesiale e del senso della fede». Il seminario è sede, durante l’anno, di diversi appuntamenti promossi dalla diocesi, dalle parrocchie, dai gruppi ecclesiali. All’interno si svolgono anche molteplici iniziative a carattere culturale promosse dal Museo, dalla Biblioteca, dall’Archivio, dalle scuole o da privati. Oggi il Seminario è un luogo visibile, aperto e al servizio della Chiesa diocesana e della società tutta. Un gruppo di presbiteri ha scelto di condividere la mensa, l’incontro e il confronto fraterno pur nella diversità e nella varietà dell’età, dei servizi e delle responsabilità ecclesiali. «Il Seminario – spiega don Pino Biondo – è un luogo di formazione e non di produzione economica. I ricavi dagli affitti dei locali del piano terra che si affacciano all’esterno e le offerte che pervengono sono insufficienti per le spese necessarie al sostentamento dei nostri giovani nel loro cammino di formazione (tasse scolastiche, vitto, alloggio, viaggi), come anche per la manutenzione dell’edificio». La giornata del Seminario ha consentito di ritornare a rivisitare il senso di questa istituzione, del suo scopo e delle sue finalità.
Salvatore Giacalone