I dati empirici che ha raccolto Il Duemila, istituto di ricerca, dicono che a Mazara ci sono decine e decine di cittadini coraggiosi che volontariamente aiutano la città a mantenere il suo volto visibile di cittadinanza solidale a sostegno dei ceti più svantaggiati disabili, malati psichici, anziani non autosufficienti. Ma quale è il profilo del cittadino coraggioso si chiede Il Duemila? E’ una persona che ascolta con attenzione i messaggi e legge i bisogni della città per creare risposte organizzate all’efficienza, quasi fosse un’agenzia di volontariato per tutelare “i valori” di Mazara. Un grido di allarme e un appello a questi cittadini coraggiosi, uomini e donne, perché possano svolgere la loro funzione riparatrice e costruttiva, per l’arte dimenticata e abbandonata e la cultura, viene rivolto da il Duemila. Oggi in alcuni siti del Centro Storico di Mazara la memoria è tradita e si dimentica l’arte. Platone scrive: “I luoghi hanno un potere di richiamo e, non senza ragione, li si utilizza per creare un’arte della memoria”. Oggi a Mazara molti capolavori d’arte, sculture, pitture sono abbandonate in chiese che rimangono chiuse: San Giuseppe, San Nicola, San Vito in Urbe, Sant’Agostino, Santa Veneranda. Il paradosso è che nessuno può vedere questi capolavori, ammirarli, studiarli, averli illustrati artisticamente e storicamente. In verità, quest’anno, una novità sorprendente l’apertura serale dalle 21,30 alle 23,30, decisa dal giovane parroco, della Basilica Cattedrale di grandissimo valore artistico e spettacolare che ha segnato la storia della città, fu culla del primo Parlamento Europeo voluto e presieduto dal re Normanno che liberò la Sicilia dagli Arabi.
Chiese splendide aperte al culto solo di giorno. San Francesco ove si rimane senza fiato ad ammirare il potente barocco siciliano. La mistica chiesa di san Michele delle suore benedettine di clausura adornata di grandi bianche statue di sante a difesa e gloria dell’unica statua argentea di uomo il giovanotto mazarese San Vito. Santa Caterina aperte nelle ore serali per le adorazioni.
Per superare i segni preoccupanti di un turismo che prolunghi la presenza dei viaggiatori e vada oltre l’estate c’è bisogno del lavoro volontario dei cittadini coraggiosi per rendere possibile apertura e visita a tutti i siti sacri. Le organizzazioni volontarie dei cittadini che hanno a cuore l’arte e la cultura raggiungono un accordo con la Curia Vescovile. In questa sfida la seconda leva da utilizzare è ottenere sponsorizzazione dalle imprese presenti nel territorio, e l’iniziativa deve coinvolgere il Comune perché apporta benefici all’intera economia e crei occupazione.
A sorpresa il dipartimento de Il Duemila teorizza e rivela l’opportunità di grande rilancio mediatico televisivo e giornalistico nella scena nazionale, a lunga scadenza, sponsorizzato dalla Snam – Eni, della bellezza architettonica e artistica della chiese di Mazara.