Valeria morì nel 2011 per una dose di dieci volte maggiore di chemioterapia. Una catena di errori che iniziò con uno zero in più in cartella.
Adesso il processo è a rischio prescrizione.
La madre lancia un appello: “Vogliamo giustizia per nostra figlia e per il figlio rimasto orfano a sette mesi. Non fate prescrivere i reati”
Fonte:LaRepubblica