Francesco Adragna, 35 anni, originario di Erice, proveniente dal carcere di Agrigento, è riuscito a scappare ieri mattina dal Palazzo di Giustizia di Trapani, mentre era in attesa di un’udienza quale imputato davanti al giudice monocratico per violazione degli obblighi della sorveglianza speciale. Adragna si trovava sottoposto alla misura cautelare per reati contro il patrimonio, alcuni furti. Il processo che lo vedeva imputato scaturiva da un controllo di polizia, dove era stato trovato alla guida dell’auto sebbene fosse privo di patente.
Ieri mattina era stato tradotto dal carcere di Agrigento al Palazzo di Giustizia di Trapani per presenziare all’udienza, si trovava in un cella – una camera di sicurezza – attigua all’aula dove doveva essere celebrato il suo processo, non aveva manette a causa di un braccio ingessato. Poi la fuga, dalle immagini della video sorveglianza del Palazzo di Giustizia è visibile il detenuto mentre attraversa alcuni locali del palazzo, poi scavalca l’inferriata e si dilegua tra le stradine del centro storico.
Oltre agli agenti della polizia penitenziaria sono impegnati nelle ricerche la Polizia di Stato e i Carabinieri. Da ieri non solo il centro storico e le zone limitrofe al Palazzo di Giustizia di Trapani ma anche il resto della Città rimane sotto assedio con agenti della polizia penitenziaria, Carabinieri e Polizia, che setacciano ogni vicolo, cortile o stradina. I controlli sono stati estesi in altre zone della città e abitanti di alcuni rioni popolari sono stati invitati ieri a chiudere porte e finestre, mentre la caccia a Francesco Adragna si è estesa fino alla frazione balneare di Bonagia dove abitano familiari del ricercato. A dare manforte ai colleghi di Trapani, ieri sono arrivati da Palermo agenti di polizia penitenziaria del nucleo regionale, che assieme a carabinieri e polizia di Trapani hanno proseguito le ricerche, ma di Adragna nessuna traccia.