Un tempo la Politica aveva il compito e il dovere di indicare soluzioni e di trovare risposte; oggi la politica vive indicando nemici, spesso e volentieri anche immaginari, e facendo domande. La Politica è il più alto compito che un uomo (o donna, ovviamente), possa assolvere e lo deve svolgere con completo senso di servilismo verso l’interesse del Paese, non verso un partito, verso la pancia degli elettori, verso una piattoforma web, o nell’interesse personalistico. Oggi giorno siamo riusciti ad elevare a “valore” politico la caccia alle streghe, cioè al nemico, l’indicare sempre e comunque un oscuro avversario che trama nell’ombra contro, abbiamo elevato l’ignoranza, sdoganandola dai bar, dalla piazza, abbiamo azzerato il valore culturale, il merito e la competenza, dando parola a chiunque, soprattutto su argomenti e questioni di cui non sanno niente. Abbiamo scelto di inseguire la mediocrità, come panacea per non mostrare le nostre mancanze e abbiamo criminalizzato il talento e il merito, poichè evidenzia la nostra incapacità. La Politica doveva inseguire l’eccellenza, doveva essere la risposta ai problemi del Popolo e del Paese, oggi la politica è solo uno strumento. Uno strumento per fare carriera, uno strumento per mantenere il consenso, non importa cosa di concreto si realizzi, l’importante è solo dare la percezione di fare. Dovremmo ricordarci quindi che la politica ha l’obbligo, morale, di stare a servizio dei cittadini: non sono questi che devono mettersi a servizio della prima. La buona politica deve essere la festa delle differenze, deve tornare ad essere la danza tra debolezza e forza: una danza in cui è il più debole a dettare il passo. I servizi alla persona sono parte essenziale di questo stile che, negli anni, purtroppo, non hanno ricevuto quelle risposte molto attese. La politica, così come oggi la interpreta la nostra classe dirigente altro non è che una battaglia tra galli (spennati) che strillano e si beccano tra loro; rimpallandosi responsabilità, colpe, accuse… senza avere il coraggio di prendere in mano questa difficile situazione e proporre soluzioni e risposte concrete. Non si può governare, nè fare opposizione puntando il dito e inveendo oggi contro uno, domani contro l’altro. Sparando alla cieca tanto per far rumore. Io immagino un’altra Politica: silenziosa, concreta, educata, credibile, meritocratica e competente. L’Apparenza è nemica del Fare. Alla prossima
Salvatore Giacalone
8 giugno 2022