Per il Dipartimento ambiente e sviluppo territoriale de Il Duemila è il momento di affrontare, senza mezzi termini una grande discussione libera, aperta, superando silenzi, ritardi e miopie. Mancato ascolto, incapacità di decidere. Il porto – turistico per yacht è punto di forza di attrattiva turistica – culturale e di nuove attività. Asse importante nella cultura del mare di Mazara che si allinea a città famose e potenti del settore. Nel 2009 una cordata di imprenditori romani in sintonia con un hotel mazarese avanzò di costruirlo con proprie risorse di fronte al lungomare, come a Montecarlo, Ischia etc. La governance municipale dominante disse “NO”. Peccato è stata un’occasione persa per Mazara. Palazzo dei Carmelitani, superficialmente, per le condizioni deteriorate del porto-canale ne propose la realizzazione rapida nel fiume innavigabile. Una emergenza continua che procura danni e perdite di occupazione. Solo i pescatori e i cantieri navali hanno protestato per le “piaghe” del porto-canale e avamporto, e per le speranze negate. La recente soluzione finalmente proposta dalla Regione per il dragaggio del porto-canale avrà tempi lunghi e costi pesanti di finanziamento per il Comune per l’opera di delimitazione di parte della Colmata B deposito del materiale dragato, non dannoso agli uccelli e per il trasporto in discarica dei materiali pesanti più numerosi.
Eppure decidere per l’immediato dragaggio non è tabù. Così poter avere la grande speranza del porto- turistico, finora negato. Il Comune di Mazara aveva ed ha il potere di fare iniziare i lavori di dragaggio alla ditta vincitrice dell’appalto. Superando ogni perplessità sui vari problemi. Ciò avviene in assoluta trasparenza e nel rispetto delle regole. Di conseguenza secondo l’istituto di ricerca Il Duemila una ordinanza di massima urgenza della governance di Palazzo dei Carmelitani, dava e dà la possibilità di deroga alla normativa ordinaria. Consente nell’esclusiva legittima competenza municipale l’autorizzazione ad eliminare l’emergenza della innavigabilità, con il dragaggio dei fondali, trasporto di tutto il materiale estratto. Deposito provvisorio in una ex cava di tufo. Si invera, così, il grande porto – turistico settore nevralgico di crescita e infrastrutturale di protagonismo di Mazara nel Mediterraneo. Per il dipartimento ambiente e sviluppo de Il Duemila la struttura del porto turistico “San Nicolò Regale” è operativa con poca infrastrutturazione rivela il progetto di massima del Dipartimento: banchine, lato centro storico per yacht, pesca, lato Trasmazzaro. Gestione del Comune con Lega Navale, partner regionali e nazionali, per l’efficienza, gestione dei servizi e dividendo i ricavi. Con sguardo lungo si valuta la fine dell’intreccio diportismo – pesca nel porto canale. Pesca tutta nel porto nuovo.
comunicato stampa