Tommaso Ricciardi, nuovo prefetto di Trapani, si presenta al territorio indicando che per fare bene “è fondamentale il lavoro di squadra. Qualcosa che vada al di sopra di ogni individualismo e ogni aspirazione personale. La squadra deve lavorare per raggiungere un risultato dando il più possibile risposta alle domande che sono tante in settori variegati. Se mettiamo a fattor comune tutte quelle che sono le nostre conoscenze ed esperienze, credo che qualche risultato lo possiamo anche ottenere. Inizierò un tour di visite alle autorità locali dei Comuni per sentirne ragioni e problemi. Ascoltare è una delle cose fondamentali”.
Sull’immigrazione ha tenuto a precisare che “l’ingresso è una mia idea da quando gestivo immigrazione negli anni passati. L’ingresso deve essere sempre regolare. L’Italia è, per natura, un paese accogliente però pensare che un continente come quello africano si svuoti in Europa è umanamente impossibile. E’ necessaria una regolamentazione con gente che veramente vuole venire in Italia per integrarsi, evitando che ci siano collusioni e interferenze che poi fanno naufragare l’aspettativa di questa povera gente”.
Il nuovo prefetto, originario di Caserta, ha tenuto a precisare che si occuperà delle zone disagiate e che bisogna operare all’interno delle scuole con le forze dell’ordine pronte a dare il loro contributo ai futuri cittadini. Riguardo al problema legato agli organici ristretti delle forze dell’ordine ha detto che il capo della polizia si sta facendo in quattro con nuovi concorsi per concedere linfa ad un settore che ha continuamente bisogno di nuove unità in maniera massiccia.
Inoltre si è soffermato anche sul problema legato all’aeroporto di Birgi affermando che “non si può dare un taglio netto all’economia del territorio. Se togliamo l’aeroporto e con un porto che funziona a singhiozzo bisogna indicare che c’è da stare molto attenti. Eserciterò il ruolo di prefetto nell’interesse di questa comunità perché il prefetto nominato su una provincia è rappresentante del governo ma anche di quelle persone che, se hanno istanze da presentare noi le valuteremo. Da parte mia la massima collaborazione”.
“Cercherò di accelerare i processi e – continua – di non interromperli in maniera pretestuosa. Con grande affetto. Trapani rimarrà la mia città del cuore anche perché fra tre anni vado in pensione. D’altronde quando sono stato nominato prefetto ed ero sicuro che avrei lasciato la mia città d’adozione che è Roma, ho sinceramente tifato per la Sicilia e sapendo di Trapani ho provato una grande felicità”.
fonte gds.it