Da venerdì 10 giugno e fino a mercoledì 15 alle ore 12, dovranno essere consegnate le liste dei candidati al consiglio comunale di Mazara per le prossime elezioni comunali dell’8 e 9 giugno. C’è per ora un gran fermento per gli ultimi ritocchi nelle liste e non mancano i trasferimenti di candidati consiglieri da una all’altra lista del candidato sindaco. Succede sempre così. Mazara del Vallo è tra i 37 comuni siciliani e tra i 4 comuni del territorio della provincia di Trapani chiamati al voto, contestualmente alle elezioni europee. Ecco i candidati sindaci ufficiali e le rispettive liste: l’attuale primo cittadino Salvatore Quinci, sostenuto da cinque liste: “Fratelli d’Italia”, “Movimento Diritto alla Città-Sud Chiama Nord”, “Osservatorio Politico”, “Partecipazione Politica” e “Salvatore Quinci Sindaco”. Salvatore Quinci nel 2009 ricevette il 31,5% dei voti (8.650 preferenze). Altra candidata l’avv. Vita Ippolito, 52 anni, moglie del magistrato Enzo Agate, Presidente di Sezione del Tribunale di Trapani e Coordinatore del settore delle misure di Prevenzione, sostenuta anch’essa da cinque liste: “Forza Italia”, “Dc”, “Mpa-La Forza dei Fatti”, “Energia Popolare (ex PD) – Udc” e “Più Vita per Mazara”). “La città -dice la candidata – deve avere voglia di misurarsi, che deve essere governata con la capacità di progetti strategici”. Infine il già due volte sindaco (dal 2009 al 2019) l’on. Nicola Cristaldi, ex presidente dell’Ars e Deputato nazionale, (sostenuto da quattro liste: “Futuristi”, “Orgoglio e Futuro”, “Cristaldi Sindaco” e “Voci Democratiche”). “Futuristi” , per chi non lo sapesse, è il movimento creato una decina di anni fa da Cristaldi, svincolato dai partiti, ma rimane sempre un uomo di destra non per niente una decina di anni fa, in piazza Mokarta, ha tenuto un incontro comizio con Giorgia Meloni, poi le strade si sono divise ma non l’area ideologica. In Città vi è un grosso fermento, tutti alla ricerca di voti, per se stessi e per i relativi candidati sindaci. I candidati al consiglio comunale dovrebbero essere 336, il condizionale è d’obbligo perché ancora le liste non sono state presentate che sono complessivamente 14. I posti in consiglio comunale sono 24. Il sindaco eletto si porta in consiglio 16 consiglieri, quello perdente 8 compreso lo stesso sindaco perdente, come è successo nel 2019 con l’eletto Salvatore Quinci e il perdente Giorgio Randazzo. Le liste ammesse in consiglio devono superare il 5% dei voti scrutinati e, quindi, fa base l’affluenza alle urne nelle giornate dell’ 8 e 9 giugno. Nel 2019 sono state diverse le liste che non raggiunsero il 5%. Si recò alle urne il 65, 02% degli elettori aventi diritto che erano 43.567. Per le prossime elezioni forse saranno qualcosa di meno perché è diminuita la popolazione.
Salvatore Giacalone
8 maggio 2024