….”…ancora una volta registriamo attacchi fisici verso la Polizia Penitenziaria da parte di gente che si è macchiata di reati, aggravato da fatto che lo stesso detenuto che ha posto in essere questa vile azione non è nuovo a questi comportamenti che a quanto dato sapere non ha mai avuto la giusta punizione che merita…”…
Con grande fermezza -…dichiara il Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino VENEZIANO… chiediamo che la Direzione si attivi immediatamente per richiedere l’applicazione dell’art. 14 bis della legge 354 del 1974 che prevede il regime di sorveglianza particolare per un periodo non superiore a sei mesi, prorogabile anche più volte in misura non superiore ogni volta a tre mesi, i condannati, gli internati e gli imputati che con i loro comportamenti compromettono la sicurezza ovvero turbano l’ordine negli istituti;
Questo delinquente detenuto …prosegue il Segretario Veneziano… ha attaccato fisicamente un Poliziotto Penitenziario, che ai tanti buonisti ricordo che chi indossa una uniforme rappresenta lo Stato, e la condizione sufficiente per l’applicazione di tale articolo per evitare l’effetto simulazione da parte di altri detenuti, considerato che al carcere di Giuseppe Barraco di Favignana sono rinchiusi oltre 70 detenuti trasferiti da altri penitenziaria per avere creato problemi all’ordine e alla sicurezza.
Il carcere di Favignana….- continua il Segretario Veneziano…- è una polveriera, poiché la decisione scellerata di non prevedere l’aumento dell’organico di Polizia Penitenziaria fortemente voluto dalla UILPA Polizia penitenziaria previsto a Palermo dal passato Provveditore si è polverizzata a Roma, forse perché qualcuno ha preferito privilegiare le grandi strutture carcerarie.
Mortificanti sono i dati numerici, -….conferma Veneziano…. – infatti per vigilare su 106 detenuti, di cui 70 per ordine e sicurezza con residui di pena altissimi , sono presenti in totale (Comandante di reparto compreso), appena che 45 poliziotti, a cui bisogna detrarre le 10 unità addette ai servizi sussidiari la sicurezza, ulteriori 18 unità per il godimento dei diritti cioè, licenze, riposi, malattie, permessi, rimanendo appena 17 poliziotti sulle 24 ore che dividendoli per 4 turni significa che nei turni serali e notturni appena un paio di colleghi controllano e vigilano sui pericolosissimi criminali richiusi.
Sono lontani i tempi – conclude Veneziano- che il vecchio carcere di San Giacomo, fortezza usata ed individuata dal Generale Dalla Chiesa per renderlo uno dei carceri piu- sicuri al mondo, dove il numero dei Poliziotti Penitenziari superava le 150 unità, invece oggi invece nel carcere nuovo che è costato oltre 10 milioni di euro, mancano 40 unità di Polizia penitenziaria, inoltre la vergognosa scelta politica di sopprimere la base Navale della Polizia Penitenziaria, voluta dalla legge Madia, appoggiata e mai contrastata dal riconfermato Ministro Siciliano Bonafede e dall’attuale Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria Basentini, ha fatto si che si è indebolito un presidio dello Stato che oggi costringe i Poliziotti a trasferire i detenuti da Favigana alla terraferma tramite aliscafi e motonavi in mezzo le persone, mettendo sempre a rischio cittadini e la scorta.
A breve la UILPA Polizia Penitenziaria farà una visita alla struttura per verificare le inefficienza sia organiche che strutturali.
Il Segretario Generale
UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia
Gioacchino VENEZIANO