Il 25 aprile 2020 ricorre il settantacinquesimo anniversario della liberazione dall’oppressione nazi-fascista in Italia. La lotta della Resistenza partigiana rappresenta nella memoria collettiva l’origine, nel nostro Paese, della vita democratica imperniata sulla Costituzione repubblicana. È di fondamentale importanza celebrare questa ricorrenza, nonostante la situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo che rende questo periodo, senza dubbio alcuno, uno dei più drammatici e dolorosi della storia del nostro Paese, dalla conclusione del secondo conflitto mondiale. Le riflessioni però ci portano a dire che, dopo questa esperienza, possiamo cambiare tutto. A cominciare da una comunità ritrovata con la pandemia. Basta crederci. “È dalla fine della seconda guerra mondiale”, ha affermato senza mezzi termini il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, “che non abbiamo affrontato una crisi così drammatica”. Parole simili sono state utilizzate da altri uomini di Stato. Fino ad oggi, noi europei assistevamo a guerre, siccità, colpi di stato, rivoluzioni ed epidemie in altre parti del mondo come spettatori di una recita distante e vi partecipavamo attraverso appelli, donazioni e manifestazioni. La storia stessa, per noi, pareva essere finita. Con il nuovo millennio questo passato è stato lentamente e poi sempre più velocemente scosso: l’attacco alle torri gemelle nel 2001, l’implosione del sistema finanziario nel 2008. E oggi una crisi totale è alle nostre porte. Potrebbe essere un’occasione per prendere finalmente in mano le grandi sfide del nostro tempo e cambiare tutto? E mentre rimaniamo a casa, senza asili per i bambini e senza aiuto per le pulizie, stiamo riscoprendo l’importanza assoluta del lavoro di cura, In un momento, infine, in cui le nostre società stavano diventando sempre più atomizzate e consumistiche, potremmo ora riscoprire l’importanza fondamentale della comunità. E non solo perché siamo privati di amici e parenti dalle misure di contenimento. Ma perché il successo di queste stesse misure si basa sull’esistenza di forti legami sociali. In questo momento buio, sta a noi cogliere questo fascio di luce. Perché ora sappiamo di poter cambiare tutto.
Salvatore Giacalone