Un convegno di altro profilo, oggi, al Blue Sea Land di Mazara del Vallo, sui tesori sommersi e l’archeologia subacquea. Ad aprirlo è stato l’Assessore Regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, Alberto Samonà, che ha tracciato un primo bilancio delle sue attività e annunciato alcune novità. Sul lavoro fatto, l’Assessore ha ricordato: il recupero di un’antica ancora a San Vito Lo Capo; l’individuazione ad Ustica di un relitto romano a 75 metri di profondità; l’individuazione, al largo di Siracusa, di un sito archeologico sommerso con un relitto, dove sono stati già recuperati un paio di reperti. L’Assessore Samonà ha poi parlato del monitoraggio di 2 relitti al largo di Capomulini e di Ognina, e della missione in mare aperto, al largo di Levanzo, con il recupero di un rostro che ora è ospitato nel museo di Favignana. Importanti campagne di studio, infine, saranno svolte al largo di Isola delle Femmine. Annunciato, inoltre, il finanziamento, con 1 milione di euro, il recupero di un relitto al largo di San Leone. Si tratta di un’importante nave armata del diciassettesimo secolo. Finanziato anche il museo della nave di Gela che è stata già recuperata. Al convegno sull’archeologia marina hanno partecipato: Antonino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca e della Crescita Blu, Valeria Li Vigni, Sopraintendente del Mare della Regione Siciliana, Umberto Vattani, Presidente of Venice International University, Enrico Granara, Coordinatore EuroMed del Ministero degli Affari Esteri, Barbara Davidde, Direttore del Nucleo per gli Interventi di Archeologia Subacquea, Fabio Pagano, Direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, ed Enrico Gallocchio. La soprintendente Valeria Li Vigni ha raccontato con passione il suo lavoro nelle attività di ricerca, monitoraggio e salvaguardia dei beni archeologici del mare siciliano.
L’Addetto Stampa
Tonino Fisco