Problema centrale dell’identità e dignità collettiva è l’asimmetria fra centro storico- urbano e periferia. Frattura, divisione urbanistica –infrastrutturale, degrado e disuguaglianza nei diritti e nei servizi, danneggiano l’immagine della città di Mazara.
Raffigurano una società sfaccettata in cui sono presenti e agiscono tensioni profonde. C’è bisogno di appartenenza, vedere e governare la città senza preclusione ed esclusione. I cittadini della periferia sono stanchi di negatività.
C’è stato un passo indietro, interventi nel periodo recente di pianificazione urbana quasi tutti mirati al centro storico con effetti di teatralizzazione della politica.
In periferia, urbanizzazione di non più di cinque strade, due delle quali di breve lunghezza. Prima degli Anni Settanta fino all’inizio dell’attuale secolo per ogni tornata consiliare erano tra 10 o 15 le strade urbanizzate per interesse generale.
La maggiore sfida oggi, a Mazara è sul fronte della periferia ove risiede, secondo i dati dell’ultimo censimento, la maggioranza dei 52 mila abitanti.
Urgente costruire più strade con asfalto, marciapiedi, illuminazione pubblica , fognatura, acquedotto, rete gas per dare qualità di vita. Si tratta di un obiettivo che sarebbe ingiusto non riconoscere agli abitanti di vie e traverse del versante ovest costiero e del versante est costiero. La lungimiranza della città è nella periferia urbanizzata.
Agendo a Mazara per la qualificazione periferica si risponde concretamente all’interrogativo di Enzo Piano, maggiore architetto italiano di fama mondiale, eletto senatore a vita, il quale sollecita il rammento e valorizzazione delle periferie. Si chiede “ se sono le città a fare gli uomini o gli uomini le città”.
L’istituto di ricerca Il Duemila ha pensato e scritto un piccolo volume “Solidarietà, infrastrutture. Analisi e proposte” volume non concepito per se stesso, per i propri ricercatori e analisti ma come riflessione e spinta per avviare un processo virtuoso urbanistico, sociale, economico e culturale. Apre nuovi scenari per qualità di vita in periferia, oltre l’urbanizzazione delle vie, mostra la direzione che bisogna assolutamente prendere nella mobilità, ridurre smog e circolazione di auto verso il centro. Indica piantumazione di alberi per aree di verde attrezzato in terreni comunali vasti, in periferia, per abitanti, studenti e per lavoratori di imprese dell’agroalimentare (pasta, vino, olio) di sistemi dell’edilizia e meccanica, forze produttive di progresso. Una vetrina green in periferia per una Mazara sempre più verde.
Il Duemila