Vendono un anello falso ad un anziano facendosi pagare tremila euro. Così tre palermitani in trasferta sono stati arrestati a Partanna per una truffa ai danni di un anziano. Altre otto persone sono state denunciate dai carabinieri nel Trapanese.
I militari della stazione di Partanna hanno arrestato Giovanni Salafia, di 27 anni, Michele Faija, di 59 anni, e Michele Valentino, di 55 anni. I tre sono accusati di aver avvicinato un anziano partannese che passeggiava nei pressi del mercatino rionale settimanale, nella piazza Galileo Galilei.
Si sarebbero presentato come ufficiali della marina militare e avrebbero contrattato e venduto un anello da donna, di colore argento, palesemente contraffatto, facendosi consegnare 3000 euro. Mentre si allontanavano, venivano bloccati dai militari e nonostante il tentativo di divincolarsi sono stati fermati.
I tre sono stati perquisiti e sono stati trovati in possesso di falsi bigliettini da visita dello stato svedese, di varie pietre preziose contraffatte e della somma contante di 3000 euro, subito recuperata e restituita all’anziano. Gli arrestati sono stati sottoposti ai domiciliari, in attesa di rito direttissimo.
Nella stessa serata controlli a tappeto a Selinunte, dove, grazie all’ausilio di unità cinofile del nucleo “Palermo – Villa Grazia”, sono stati trovati 37,5 grammi di hashish e 3,5 grammi di marijuana. Una ragazza è stata segnalata alla prefettura di Trapani per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti una giovane.
I carabinieri hanno denunciato tre persone perché utilizzavano un cellulare rubato che è stato sequestrato. Una persona, sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di polizia di stato, è stata denunciato perché non è stato trovato nella sua abitazione di notte.
Un’altra persona è stata denunciata perché sottoposta ad accertamento alcoltest e con un tasso alcolemico superiore a quello consentito. Un’altra persona è stata denunciata perché controllata alla guida della sua autovettura risultava essere sprovvisto di patente poiché sospesa, e forniva ai militari operanti false dichiarazioni sull’identità personale.
Altre due persone sono state denunciate perché controllate a bordo dell’autovettura sono state trovate in possesso di due coltelli di genere vietato, che venivano sottoposti a sequestro.
fonte gds