(ANSA) – Un traffico internazionale di cocaina tra l’Italia e l’Argentina, con il quale veniva rifornita la movida siciliana, è stato scoperto dai carabinieri che hanno eseguito 12 arresti tra Palermo, Bagheria, Roma e Tolmezzo. L’operazione, condotta dai militari del comando provinciale di Palermo, riguarda capi e gregari del mandamento di Bagheria. La cocaina proveniente dal Sud America serviva principalmente a rifornire i locali notturni delle province di Palermo e Trapani. L’operazione, denominata in codice Presidium, ha portato anche al sequestro di 5 chili di cocaina all’aeroporto di Buenos Aires. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri Nicolò Testa, al vertice della famiglia mafiosa di Bagheria, e il suo stretto collaboratore Carmelo D’Amico, avrebbero stretto un accordo con Salvatore Drago Ferrante, procacciatore all’ingrosso di cocaina, per importare grossi quantitativa di stupefacenti dall’Argentina. La droga era trasportata da Buenos Aires in Italia nelle valigie di insospettabili corrieri.
Gli indagati nell’operazione antidorga Praesidium dei carabinieri sono: Gioacchino Bonaccorso, nato a Palermo 43 anni, Salvatore Cecala, nato a Caccamo, 46 anni, Giuseppe Faia, 31 anni nato a Palermo, Emiliano Pasimovich, 32 anni nato in Argentina, residente a Roma, Calogero Rio, 55 anni, nato a Termini Imerese, Salvatore Rotolo, 38 anni, residente a Isola delle Femmine, Pasquale Testa, 25 anni residente a Bagheria, Giacinto Tutino, 62 anni, residente a Bagheria, Carmelo D’Amico, 48 anni, detenuto nel carcere Pagliarelli, Nicolò Testa, 55 anni, detenuto al Pagliarelli, Giuseppe Antonio Giallombardo, 41 anni, detenuto al Pagliarelli, Salvatore Drago Ferrante, 53 anni, detenuto nel carcere di Tolmezzo (Ud).
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