Sonia Alfano, commissario straordinario della Srr “Trapani Provincia Sud”, si è dimessa. Nelle scorse settimane aveva minacciato di andare via in attesa di alcune risposte da parte della regione che non sono arrivate perché non le avrebbe prese nemmeno in considerazione. Nelle ultime ordinanze del Dipartimento energia sembra che non siano stati concessi quei poteri che l’Alfano avrebbe richiesto. “Ho scritto una lettera a tutte le autorità regionali preposte – afferma l’Alfano al telefono – spiegando in un lungo elenco i motivi delle mie dimissioni. Io sono stata abbandonata dalla regione. Ho trascorso tre anni di inferno tra Belice Ambiente e la Srr, pagandomi pure un avvocato per essere difesa, mi sono procurata anche un rinvio a giudizio, il vaso ora era colmo anche per altri problemi e ho detto basta. Mi dispiace soltanto per i 107 dipendenti che ancora devono essere trasferiti dalla Belice Ambiente alla Srr, un gruppo di 52 ed un altro di 55”. La costituzione di una società di scopo che avrebbe permesso l’assunzione di questi dipendenti non c’entra nulla con le dimissioni dell’Alfano, lei stessa chiarisce che gli impianti la Belice Ambiente li ha, ma sono sotto la tutela del curatore fallimentare della società, quindi non utilizzabili. Poi aggiunge: “Quando sono ritornata a Gennaio scorso ho trovato ancora debiti per un milione e 700 mila euro risalenti alla passata gestione per contributi previdenziali non pagati, oltre al fallimento di 60 milioni della Belice Ambiente, ho rilanciato la Srr che esisteva solo sulla carta e l’ho avviata, ho chiesto alla regione dei supporti di vario genere ma non ho mai ricevuto nessuna risposta. Per la mia mansione non ha preso ancora nemmeno un euro. Sa a quanto ammontava il mio appannaggio? A 1030 euro lordi mensili, che si riducevano della metà perché superavo 5000 euro l’anno. Malgrado ciò sono andata avanti perché sono molto legata a questo territorio ma con la regione che mi ha abbandonata non potevo più proseguire il mio mandato”. L’Alfano tendeva al trasferimento del personale nelle società private che attualmente operano nell’ambito della Srr per evitare che le stesse potessero acquisire, sul mercato del lavoro, dei dipendenti che avrebbero occupato quei posti che invece sarebbero destinati agli ex dipendenti della Belice Ambiente. Tutto questo in attesa che l’Urega espleti a fine mese la gara di appalto avviata dal comune di Mazara che prevede il trasferimento del personale nelle società private, così come vuole la legge. Una decisione dell’Alfano legata, quindi, a questo problema che ha impedito di svolgere l’incarico assunto a fine aprile al posto dell’allora consiglio di amministrazione guidato dal sindaco di Campobello di Mazara, Giuseppe Castiglione. Le dimissioni sembrano irrevocabili. Le ripercussioni per i lavoratori sono pesanti perché deve essere ancora perfezionata l’assunzione alla Srr di 52 ex dipendenti della Belice Ambiente, nonostante il 1° settembre scorso l’Alfano avesse disposto l’attivazione delle procedure di assunzione di questi lavoratori, anche a seguito del parere legale rilasciato, su richiesta della stessa Alfano, dallo studio legale Armao. Per questi 52 ex dipendenti della Belice Ambiente sembrava arrivato il momento del passaggio e quindi dell’assunzione nella Srr Trapani Provincia Sud. Una certezza che era scaturita nel corso dell’incontro tra sindacati e Sonia Alfano che aveva già disposto le procedure per l’assunzione di questi lavoratori. Oltre questi, ci sono anche 55 lavoratori, oltre i 304 trasferiti, che hanno già vinto la causa del lavoro ma la Srr non li potrà assumere se prima la sentenza non sarà definitiva ed anche se dovesse arrivare non potranno essere assunti dalla Srr per gli stessi motivi dei 52 loro colleghi. Una situazione molto critica che si complica anche per le dimissioni dell’Alfano. La regione ora dovrà colmare questo vuoto che, nel periodo elettorale in corso, non sarà certo facile. Probabilmente i tempi si allungheranno.
Salvatore Giacalone