. E’ questo il dato principale che viene fuori dalle prime notizie sul bando per la promozione turistica del territorio. Tradotto: il bando puntava a trovare dei vettori per garantire un certo flusso di passeggeri sull’aeroporto di Trapani Birgi.
Lunedì è scaduto il termine per presentare le offerte. Sono arrivati soltanto due plichi, con mittenti Alitalia e Blue Air. Non un granchè per un aeroporto e un territorio che punta al rilancio turistico. Ci si aspettava di più dopo mesi di tira e molla, di ricorsi e controricorsi, di polemiche, tavoli tecnici, proteste degli operatori turistici. Ci si aspettava di più dopo i posti di lavoro persi all’aeroporto e nell’indotto, dopo il clima di desolazione che regnava in un Vincenzo Florio povero di passeggeri. Ma questo è arrivato.
Ci sono delle considerazioni da fare, nell’attesa che vengano esaminate le offerte. La prima è che non è detto che i due proponenti, Alitalia e Blue Air, abbiano presentato offerte per tutte le destinazioni che erano presenti nel bando. Il bando infatti era suddiviso in 25 lotti, ossia destinazioni, 11 straniere e 14 nazionali. Era possibile presentare offerte per ogni singolo lotto, questo per consentire a più compagnie di partecipare e per superare anche le osservazioni del Tar che aveva bocciato il bando precedente. E’ plausibile quindi che Alitalia e Blue Air abbiano presentato delle offerte per tratte che già fanno, e che magari avrebbero fatto comunque anche senza contributo pubblico, anche senza essere pagati.Alitalia ad esempio collega il Vincenzo Florio con Milano Linate e Roma Fiumicino, questo lo fa tuttora senza il contributo previsto nel bando, e potrebbe farlo dopo percependo soldi pubblici (sempre sotto lo specchietto del marketing per la promozione del territorio). Stessa cosa per Blue Air, che collega Trapani con Torino. Lo faceva prima senza il contributo previsto nel bando, e adesso potrebbe continuare con i soldi del “co-marketing”. Lo si sapeva che la suddivisione in lotti poteva essere un’arma a doppio taglio. Il rischio, molto concreto, è quindi quello di una fregatura. Quello di non vedere tratte internazionali, ad esempio.
C’è di più. E qui la seconda considerazione. Ryanair non ha presentato nessuna offerta. I motivi possono essere diversi. Su tutti c’è la palese bocciatura di Ryanair a Trapani. La compagnia irlandese ha ormai puntato tutto su Palermo, dove fa milioni di passeggeri e ha sviluppato in maniera incredibile il traffico passeggeri. Nei piccoli aeroporti, come Trapani, poi, Ryanair ama sempre agire in regime quasi di monopolio. E poi c’è anche il sospetto che Ryanair la voglia far pagare un po’ a tutti e voglia presentare un ricorso contro questo bando.
Il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, si dice ottimista. Ma c’è poco da essere ottimisti per un bando che era molto atteso, che sembrava dovesse attirare le attenzioni delle low cost pronte a sviluppare traffico in piccoli aeroporti.