I Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 4 persone accusate, a vario titolo, di intestazione fittizia di beni e bancarotta fraudolenta. Contestualmente sono stati notificati ulteriori 6 informazioni di garanzia per le medesime fattispecie di reato.
L’operazione, convenzionalmente denominata “Brother”, costituisce l’esito di un’articolata attività d’indagine condotta dai Carabinieri, sotto il coordinamento della locale Procura, che ha consentito di documentare le condotte illecite poste in essere dall’ex deputato dell’ARS FRATELLO Onofrio, detto Norino, condannato nell’anno 2006 per concorso esterno in associazione mafiosa.
Insieme all’ex onorevole regionale sono stati arrestati, con l’accusa di bancarotta fraudolenta in concorso, CALVARUSO Gaetano cl. 1957 e AMODEO Davide cl. 1989, entrambi residenti ad Alcamo, mentre è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza FRATELLO Salvatore cl. 1972, germano di Onofrio, che dovrà rispondere dell’accusa di intestazione fittizia di beni.
L’indagine nei confronti di FRATELLO Onofrio, funzionario dell’INAIL e già deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha la sua origine dalle attività di intercettazione di conversazioni tra l’ex onorevole regionale e Don Sergio LIBRIZZI, ex direttore della Caritas di Trapani, arrestato nell’anno 2014 per i reati di violenza sessuale aggravata e concussione, per avere approfittato della propria qualifica di membro della commissione territoriale per la protezione internazionale, al fine di ottenere dai richiedenti asilo, minacciando di negare loro il permesso di soggiorno in Italia, prestazioni sessuali contro la loro volontà.
Partendo da questi primi dati raccolti dalla Sezione P.G. del Corpo Forestale Regionale, le investigazioni condotte dall’Arma hanno consentito di far luce su uno spaccato all’interno del sistema dell’accoglienza dei migranti nella provincia di Trapani e la gestione dei centri per richiedenti asilo, divenuti oggetto di interesse da parte di apparati criminali.
In particolare è emerso come FRATELLO Onofrio gestisse direttamente, quale vero e proprio dominus, numerose cooperative sorte per prestare assistenza agli immigrati, la cui gestione è sempre avvenuta mediante il ricorso a “prestanome” di sua fiducia, con il chiaro intento di occultare la sua reale presenza, non tanto per il suo ruolo di funzionario pubblico, quanto piuttosto al fine di non comunicare e non dichiarare i cospicui introiti derivanti da tali attività. Intestando fittiziamente quote e cariche sociali a terzi soggetti FRATELLO ha così potuto continuare il proprio business che, nel tempo, gli ha assicurato cospicui introiti.
L’indagine, basata non solo sull’attività di intercettazione ma anche sulle preziose dichiarazioni di soggetti vicini al FRATELLO, ha permesso di ricostruire il complesso quadro delle attività dell’indagato, cristallizzando l’ipotesi investigativa secondo cui FRATELLO Onofrio è ed è stato negli ultimi anni il reale dominus di società e cooperative intestandone fittiziamente le quote e le cariche sociali a soggetti compiacenti a lui fedeli.
È altresì emerso come la Wellness Sport Center s.r.l., riconducibile sempre all’ex deputato e dichiarata fallita nel 2015 dal Tribunale Civile di Trapani con una notevole esposizione debitoria nei confronti di banche ed imprese, abbia alienato beni e servizi ad altra società, la SPORT-E s.r.l.s., sequestrata nella giornata odierna, costituita dal FRATELLO Onofrio con l’esclusiva finalità di eludere la normativa fallimentare.