L’estate calda siciliana in un viaggio alla scoperta delle periferie per farne spazi di condivisione cittadina: aree dismesse, cave di tufo e luoghi marginali sono i protagonisti dei festival di rigenerazione urbana che da domani e fino al 7 agosto si svolgeranno tra le province di Trapani e Agrigento. Primo appuntamento, a Mazara del Vallo con il festival “Periferica”, manifestazione dedicata all’architettura, al design e alla comunicazione visiva, che dal 2 al 6 agosto vedrà alternarsi workshop, presentazioni e incontri per ragionare sul tema del contrasto come chiave di lettura e ri-scrittura delle aree dismesse. Focus del progetto, la collaborazione tra realtà universitarie, associazioni e imprese per progettare in una prospettiva multidisciplinare i “vuoti urbani”, come l’area dismessa di oltre 3.000 metri quadri, che comprende una meravigliosa cava di tufo ed un ex-asilo degli anni Ottanta, sede del festival sin dalla sua nascita nel 2013.
Sempre nel Trapanese, nell’interno dell’Anfiteatro ex cave Orto di Ballo di Alcamo, il 4 e il 5 agosto musica e arte contemporanea animano la nona edizione del festival “NIM Nuove Impressioni”: una due giorni, già nota sul territorio nazionale per le sue fortunate edizioni, che vedrà alternarsi sul palco dell’anfiteatro laboratori sullo sviluppo musicale, presentazioni e concerti, tutti a partire dalle ore 22, insieme a band e grandi artisti, come i Moosek in scena il 4 agosto. Terzo appuntamento a Castrofilippo in provincia d’Agrigento, con la quarta edizione del “Cufù Festival”, iniziativa che promuove interventi artistici quali strumenti di riflessione sui centri e le periferie del paese nell’Agrigentino.
Per una settimana, dall’1 al 7 agosto, Castrofilippo diventa museo a cielo aperto, animato da musica, video mapping, spazi espositivi dedicati ai più piccoli e incontri sul tema della riqualificazione urbana. Per l’occasione, inoltre, sarà dato ampio spazio alla street art con tour dedicati ai progetti realizzati nel paese e la realizzazione dell’opera a cura del collettivo romano Sbagliato, formato da tre architetti e designer. Rigenerare dal già noto, sperimentare le culture urbane e gli spazi dimenticati per creare reti virtuose tra cittadini e territorio, la Sicilia si fa meta di curiosi e artisti creativi, stimolando una capacità attrattiva sempre nuova.
di MARTA OCCHIPINTI per palermo.repubblica.it