«Di fronte alla mobilitazione civica del comitato “Salviamo lo Stornello” non posso che far mie le preoccupazioni per un possibile sfruttamento edilizio di un lungo tratto di costa di pregio naturalistico dell’isola di Favignana. Purtroppo nella nostra Sicilia il rischio di aggressioni alla flora, alla fauna e al nostro patrimonio paesaggistico è sempre molto alto, nonostante le misure e i divieti per preservare la naturalità di luoghi ancora incontaminati».
Queste le motivazioni che hanno mosso la deputata trapanese del Movimento 5 Stelle, Cristina Ciminnisi, a depositare un’interrogazione urgente al Presidente della Regione e all’Assessore al Territorio e Ambiente, prendendo spunto da quanto denunciato da un gruppo di cittadini favignanesi su un probabile interesse per l’acquisto di lotti di terreno di grande estensione in contrada Stornello, sulla costa occidentale di Favignana.
«Credo sia dovere della Regione Siciliana prendere atto della mobilitazione civica, cui le isole Egadi per antica e radicata sensibilità culturale e ambientale non sono nuove. È bene quindi – dice l’on. Ciminnisi – che l’Assessorato al Territorio e Ambiente, nel tener conto dei timori avanzati dal comitato civico, eserciti le proprie prerogative per verificare quanto stia accadendo nell’isola e per accertare che, eventuali operazioni edilizie, laddove esistenti, non siano comunque in contrasto con i vincoli e le prescrtizioni del Piano Paesaggistico delle isole Egadi e del Piano di Gestione dei Siti Natura 2000».
«Seguirò la vicenda – conclude la deputata –, perché non si ripeta quanto accaduto nel recente passato con il solarium di Levanzo, e che a fronte di interventi formalmente leciti non si realizzino operazioni in contrasto con lo spirito di tutela ambientale di un’isola che è al centro di un’area marina protetta tra le più grandi in Europa».