La notizia già circolava da martedì sera, ma si attendeva la conferma ieri con la messa in onda della trasmissione della tv russa “Lasciali parlare”: Olesya Rostova non è Denise Pipitone: il gruppo sanguigno è diverso, inutile qualsiasi altra indagine o approfondimento.
La vicenda di Olesya Rostova, aveva tenuto con il fiato sospeso, e lasciato sperare l’Italia intera che potesse essere il realtà Denise Pipitone per una serie di coincidenze relative all’età (circa 20 anni), alla sua storia (rapita da nomadi), ma soprattutto alla somiglianza della ragazza russa con Piera Maggio, Piero Pulizzi (padre biologico) e Denise da piccola.
Per conoscere il gruppo sanguigno di Olesya Rostova si è dovuto attendere la “diretta tv” di ieri sera. “Preservando la privacy sul gruppo sanguigno di Denise e Olesya – dice l’avvocato Giacomo Frazzitta- , durante il programma russo, è stato rivelato che il gruppo sanguigno di Olesya è diverso da quello di Denise. Abbiamo, in ogni caso ritenuto corretto trasmettere nota alla Procura della Repubblica di Marsala che valuterà se procedere ad ulteriori accertamenti”.
“Si è preferito accelerare i tempi di verifica – prosegue l’avvocato Frazzitta – seguendo i contatti in via privata con l’avvocato di Olesya, poiché una eventuale rogatoria con la Russia avrebbe comportato tempi più lunghi ed, invece, si reputava necessario conoscere almeno il dato preliminare del gruppo sanguigno, prima possibile, per poi meglio approfondire la vicenda”.
Quando si è venuti al dunque, dall’Italia è apparso in collegamento l’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, mentre tra le mani del conduttore, Dmitry Borisov, è comparsa una busta, che conteneva il responso sulle analisi del sangue di Olesya.
Borisov ha chiesto allora a Frazzitta di comunicare il gruppo di Denise, con la ragazza russa in trepidante attesa. Ma il legale si è rifiutato, pretendendo la procedura inversa. Ne è nato un surreale battibecco, prontamente interrotto da Frazzitta, che ha minacciato di andarsene se non si fosse messa fine al tira e molla. “Voglio sapere se è la mia mamma”, ha detto allora Olesya con la voce quasi rotta dalle lacrime.
A quel punto Borisov ha ceduto e ha trovato il modo di comunicare il gruppo sanguigno al legale (attraverso il cellulare del corrispondente della Rai a Mosca, Marc Innaro, che sedeva sul divano degli ospiti della trasmissione). Frazzitta ha allora rivelato che i due gruppi non coincidono. Borisov ha promesso che la trasmissione continuerà a cercare la madre di Olesya e ha chiesto agli italiani, “che si sono appassionati alla vicenda di questa ragazza”, di non “abbandonarla”.
Si è conclusa così l’ennesima falsa pista che aveva dato speranza a Piera Maggio, Piero Pulizzi e a tutta l’Italia di poter ritrovare Denise.
La trasmissione della tv russa “Lasciali parlare” si è rivelata uno show trash, non si può in nome dell’odiens giocare sui sentimenti delle persone.