Il servizio andato in onda ieri sera nel corso della trasmissione ‘Le Iene’ su Italia1, nel quale si affrontava la questione dei 18 nostri marittimi, dallo scorso 1° settembre in stato di arresto a Bengasi, ha scatenato la rabbia dei familiari dei pescatori che si trovano a Mazara, tanto che, come vi abbiamo raccontato oggi, hanno chiesto a gran voce spiegazioni al Governo di quanto riportato nel corso del servizio televisivo.
E’ bene sottolineare che non esistono trattati internazionali sullo ‘scambio di detenuti’ e a riprova di ciò, ci è giunto un chiarimento ufficiale dal Ministero della Giustizia nel quale si evidenzia che:
“Il trasferimento delle persone condannate può avere luogo solo ed esclusivamente sulla base di un accordo internazionale. Per questa ragione, l’Italia ha aderito alla Convenzione del Consiglio d’Europa del 1983 (di cui la Libia non è Stato parte) e ha stipulato numerosi accordi bilaterali sul trasferimento dei detenuti, affinché a determinate condizioni i detenuti stranieri possano scontare la pena nei paesi di origine. Anche nel corso del 2019 – continua la nota a chiarimento redatta dagli uffici di Via Arenula – il Ministero della Giustizia ha negoziato diversi accordi in questa direzione. Nello specifico, però, tra Italia e Libia non c’è alcun trattato attualmente vigente. I negoziati sono infatti ancora alla fase iniziale della “parafatura”, che consiste in un mero accordo di massima raggiunto dagli uffici tecnici. Più in generale – conclude la nota -, è bene sottolineare che non esistono trattati internazionali che prevedano uno “scambio di detenuti”.
Nessun accordo, dunque con la Libia, se non un semplice intesa raggiunto dagli uffici tecnici. Un chiarimento dovuto e che si spera possa portare ad un rapporto di maggiore fiducia tra chi sta da oltre 50 giorni aspettando di riabbracciare i propri cari insieme a tutta la comunità mazarese, e chi, senza soluzione di continuità, lavora sotto traccia per far si che si possa arrivare a ciò nel più breve tempo possibile.
Anche se, dopo tutto questo tempo, riuscire ad avere maggiori informazioni o quanto meno, riuscire ad avere un contatto, seppur breve e fugace, con i marittimi, potrebbe rappresentare un ottimo viatico per rasserenare gli animi, che giorno dopo giorno sono sempre più surriscaldati.
Pasqualino Mattaroccia