Parliamo di Roccazzo. Vero è che dipende dalla Regione ma l’ amministrazione comunale di Mazara, guidata dal rieletto sindaco Salvatore Quinci, ha però il compito di sollecitare la regione siciliana perché Roccazzo venga valorizzato come un bene culturale di sommo interesse, altrimenti è destinato a perdersi per l’incuria degli uomini. Occorre una visita in questa straordinario territorio per rendersi conto che a Roccazzo potrebbe nascere un parco archeologico unico In Sicilia e forse in Italia, risalente al neolitico. Si tratta di un imponente insediamento eneolitico, con grandi capanne a forma di barca e numerose tombe a pozzetto. Nel 2008 il sito è stato oggetto di una campagna di scavi diretta da Sebastiano Tusa, che ha permesso il rinvenimento di numerose tombe e capanne eneolitiche, oltre a ceramiche neolitiche e dell’età del bronzo e, nella parte più occidentale, di un complesso edificio greco probabilmente databile alla prima fase di colonizzazione del territorio di Selinunte. “Questo è un tesoro –ha esclamato Tusa al momento del rinvenimento. Mai visto un simile insediamento di neolitico”. La scomparsa di Sebastiano Tusa ha posto un freno alle ricerche ,il progetto non è stato più ripreso, per questo motivo chiediamo all’a amministrazione comunale di farsi carico della realtà di Roccazzo e realizzare quel parco archeologico che sarebbe di straordinario interesse storico e turistico. Dell’insediamento abitativo sono rimaste solamente le trincee di fondazione di 4 capanne di forma rettangolare, di dimensioni 7⨯16m. Nella necropoli sono state invece rinvenute 47 tombe, ognuna adibita all’inumazione di un solo cadavere, ad eccezione della n. 29, che ospitava 14 individui. Potrebbe nascere un parco archeologico di grande attrattiva turistica e una formidabile sede per studiosi. Perché in questo straordinario luogo, ci sono tutti gli elementi per erigere il parco. Un luogo che, intanto, ha bisogno di una adeguata cartellonistica per utili indicazioni. Alla prossima.
Salvatore Giacalone
2 luglio 2025