Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stato oggetto di minacce di morte attraverso una lettera recapitata alla sua abitazione a Palermo. La missiva, che è stata ritrovata dalla scorta del governatore, fa riferimento ai due termovalorizzatori che la Giunta regionale intende costruire per risolvere l’emergenza rifiuti nell’Isola.
L’episodio, avvenuto alcune settimane fa, si inserisce in un contesto di crescente tensione legato alle decisioni politiche. Pochi giorni dopo, infatti, una telefonata anonima è stata ricevuta presso l’utenza di Palazzo d’Orleans, sede della presidenza, con una voce camuffata che ha rivolto nuove minacce, stavolta in relazione all’approvazione della legge anti-crack.
Sui due episodi indaga la procura di Palermo, sotto la direzione del procuratore Maurizio de Lucia, mentre da Palazzo d’Orleans è arrivato un secco ‘no comment’. La gravità della situazione pone in luce non solo la tensione politica, ma anche il rischio crescente per la sicurezza dei rappresentanti istituzionali in un clima di crescente conflittualità sociale.