Se questa è civiltà…
Prima che sia troppo tardi, consideriamo se questa è civiltà! Apriamo gli occhi su ciò che è stato fatto! Tendiamo l’orecchio a tutto quello che è stato detto! Svegliamoci dal torpore dentro cui siamo stati collocati! Facciamo appello al nostro buon senso! Con la scusa di promuovere l’economia possiamo permettere di mortificare il bello, l’arte, la fede?
Costruire una città è difficile, mantenerla e difenderla dalla barbarie dell’uomo è ancora più difficile. Chi viene a Mazara del Vallo, in questi giorni, trova una baraccopoli che impedisce di contemplare la bellezza dei monumenti, di gustare il suo splendore architettonico, di vivere l’armonia della città.
Quello che il terremoto non ha fatto, l’ha fatto “pulcinella”!
Vi prego, fermate “pulcinella”!
No, non credo che questa sia la civiltà di cui abbiamo bisogno e che dobbiamo desiderare! No, non credo che questo sia lo stile di vita che dobbiamo sognare! Tutto questo carnevale non è scambio di cultura e di civiltà. No, questa non è civiltà! Questa è barbarie! questa è cafoneria! Tutto questo è prostituire la città alla baldoria! Questa è una taverna a cielo aperto, non è più una città! Questo è carnevale!
Uomini e donne di cultura dove siete?
Uomini e donne dello Stato, garanti del rispetto di tutti e di tutto, dove siete?
Uomini e donne che amate la democrazia e la politica perché tacete?
Educatori, fatevi avanti ed assumetevi le vostre responsabilità!
Tutti voi che avete assunto l’impegno a governarci, difendeteci ed impedite a “pulcinella” di maltrattarci! Prometteteci, almeno, che non succeda più!
Vi prego indignatevi! Abbiate un sussulto di dignità, alzate la voce e richiedete di applicate le norme, di far rispettare le leggi, di restituire la città alla sua vera identità. Permetteteci di entrare dentro i nostri monumenti senza dover chiedere permesso all’invasore.
Non basta mettere un titolo inglese per rendere bello il rospo; non basta far girare un po’ di soldi per spegnere il cervello ed eliminare la nostra indignazione. Le attività commerciali vanno sì realizzate, ma nel rispetto dell’identità e della bellezza della stessa città, non profanandola e distruggendola.
Altrimenti, rischiamo di promuovere la cultura della stupidità e del non senso!
Don Giuseppe Alcamo