Centro di eccellenza a Mazara del Vallo programmato e finanziato dall’Unione Europea per monitorare flussi e contesti della rete in fibra ottica sottomarine di comunicazioni internazionali. Viene proposto dall’istituto di ricerca internazionale e di cooperazione Il Duemila.
Il Mediterraneo non può essere solo dibattito ma anche futuro, nuova economia, lavoro e tecnologia. Dai dati illustrati dal responsabile europeo del Ministero degli Esteri italiano e dal giovane Sottosegretario di Stato al convegno del Blue Sea Land, ci si può nutrire di passione e di coraggio e di consapevolezza per immaginare un ruolo importante di Mazara non solo nella pesca nel Mediterraneo. Reso noto che l’interesse dell’Unione Europea ha due centri di eccellenza a Barcellona e a Marsiglia per monitorare gli aspetti strategici dell’Europa nel bacino mediterraneo, nulla in Italia, niente in Sicilia.
Il Mediterraneo per effetto della globalizzazione è colmo di reti sottomarine di comunicazioni in fibra ottica. Appare non più rinviabile il centro di eccellenza su questi reti che trasportano dati per il business delle multinazionali ma anche riservati e segreti per la sicurezza nazionale. L’Italia, la Sicilia hanno a Mazara del Vallo lo snodo mediterraneo più grande di reti sottomarine di comunicazioni in fibra ottica che è un patrimonio e bene collettivo dell’Italia e dell’Europa. Mazara ha i titoli per candidarsi a proporre ed avere il centro di eccellenza su flussi e contesti delle numerose reti in coerenza con la strategia europea.
La potente Germania potrebbe essere un alleato alla candidatura di Mazara del Vallo, stante che arriva e parte da Mazara la lunga rete in fibra che collega Berlino con la Corea del Sud e l’Australia.
La prospettiva del centro di eccellenza a Mazara, per motivare le reti sottomarine non è solo immaginabile ma possibile e reale ed andrebbe a beneficio di tutta l’Europa . Spetta al Comune dare l’avvio, la politica anche quella amministrativa si nutre di passione, di coraggio, di visione per affrontare e realizzare il futuro. Il coraggio rende liberi, disponibili e capaci di attirare consenso di fronte alle richieste di cambiamento e di futuro provenienti dalle realtà e dai giovani – sottolinea la Presidenza de Il Duemila – una classe dirigente deve avere il coraggio di innervare il sistema locale al salto nel globale accompagnandolo con idee, obiettivi e fatti.
Istituto di ricerca Il Duemila