Biblioteca comunale chiusa. Libro d’onore della città scomparso dal cerimoniale ufficiale municipale, addirittura smarrito. Tutto ciò oscura l’immagine di Mazara del Vallo. L’allarme è di una giovane universitaria venuta dal nord Italia per sviluppare la sua tesi di laurea “Storia di Città siciliana nell’era repubblicana”. Opportunità per scegliere e conoscere la città dei suoi genitori emigrati e stabilitisi al Nord Italia. Mazara del Vallo offre grandi eventi, fatti, economia, società, cultura, qualità di vita, gemellaggio e prospettive mediterranee. Per una parte significativa della storia nella prima e seconda Repubblica, consultati libri del Napoli, Di Stefano, Rizzo Marino, Pietro Pisciotta e saggi interessanti sulla contemporaneità. A Palermo nell’archivio del Giornale di Sicilia, con fatica trovati articoli e inchieste di sconosciute vicende mazaresi. L’universitaria avrebbe voluto tenere in grande considerazione e riportare nella tesi il pensiero su Mazara espresso con firma nel Libro d’onore della Città da Papa Giovanni Paolo II, dal Presidente della Repubblica Ciampi, dal premier Fanfani, dai ministri come Andreotti agli Esteri, Bodrato alla Pubblica istruzione, ambasciatori africani e scrittori e artisti famosi in visita.
Le città ambiziose devono avere e mostrare le proprie icone nel Libro d’Onore. Questione di grandezza, di identità, di bellezza. Ritornata a Mazara dopo quattro mesi con la Tesi di laurea quasi ultimata sperava di aggiungere ritocchi di ulteriore interesse. Ma nulla è cambiato. Ha ritrovato tutto come prima, biblioteca comunale rinserrata e chiusa, prezioso Libro d’onore della città introvabile, scomparso. L’istituto di ricerca Il Duemila, presieduto dall’avv. Nicolò Vella, che ha schierato fin dall’inizio un ricercatore di specifica competenza in collaborazione alla giovane laureanda, ritiene che la politica municipale appare un mondo alla rovescia, ed è il caso di far rivedere l’atteggiamento della pubblica amministrazione. La cultura deve essere un obiettivo primario di tutta la città di Mazara desiderosa di sviluppo civile. Nessuno può dichiararsi fuori dalla persistenza di queste carenze socio-culturali. Secondo Il Duemila la vita di Mazara dovrebbe farci tutti responsabili perché essa è il nostro altro ma anche il nostro proprio significativo. A Mazara si sta tentando una operazione davvero singolare non tanto quella di leggere la storia cittadina nella biblioteca comunale quanto di alternarla per amnesie o di cancellarla. La storia di Mazara nell’età repubblicana bisogna conoscerla, non solo per approfondimento culturale ma occasione per costruirla, coltivarla, proteggerla e farla conoscere. Mazara è diventata molto attraente dal 2003 con l’apertura del museo del satiro Danzante. Le strutture ricettive abbondano. E’ città euro-mediterranea, inchiodata all’Africa. Ruolo e funzioni nelle leve del fabbisogno energetico italiano del gasdotto di metano algerino che arriva fino alla pianura padana. Mazara ha assunto una legittimazione strategica in Europa.
comunicato stampa