Il 6 Settembre 2017, nella sezione cronaca di Trapani, il Giornale di Sicilia riportava un comunicato dell’Assessore, nonché Vice Sindaco, Silvano Bonanno sulla conclusione delle operazioni di gara per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria, valorizzazione e salvaguardia di un sito storico-archeologico-architettonico di straordinario valore: “Mazara, al via i lavori alla chiesa San Nicola. Torneranno visitabili pure i mosaici romani”.
Ad oggi nonostante le numerose segnalazione in merito nulla si è attivato; infatti non solo non si hanno notizie sull’inizio lavori ma neppure sulle eventuali ragioni ostative all’avvio.
Da dieci anni purtroppo questo sito, che da solo potrebbe rappresentare un richiamo turistico internazionale, resta ostaggio dell’abbandono e del degrado. In questo periodo soprattutto si assiste a scene che vedono protagonisti turisti che timidamente vorrebbero sbirciare, tra le vetrate sporche ed incrostate, i pregevoli mosaici romani databili tra il III e il V secolo dopo cristo non visibili dall’esterno, danneggiati e ricoperti da calcinacci caduti da un tetto pericolante che ne rende inaccessibile ed insicuro persino l’accesso ad una delle più belle e rare chiese in Sicilia dell’arte arabo-normanna.
Al di la di ogni ragionevole sforzo, si stenta a comprendere la ragione per cui il sito di proprietà del Comune di Mazara del Vallo (dotato di tutte le autorizzazione necessarie anche della Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali) il cui finanziamento per il recupero è previsto nel bilancio, non venga legittimamente messo a disposizione del patrimonio artistico storico e culturale; patrimonio che è linfa vitale e generativa di percorsi turistici ed economici del nostro già martoriato territorio. Sembra una trascuratezza sterile ed incomprensibile indicativa un ulteriore danneggiamento alla credibilità turistica della nostra città.
Il responsabile alla comunicazione