Nel nostro Paese, la violenza di genere continua a insinuarsi nella quotidianità con forme diverse: a volte esplicite, altre più sottili.
C’è nei numeri drammatici dei femminicidi, nei silenzi imposti, nella paura che molte donne vivono anche solo camminando per strada.
Ma c’è anche in certi sguardi, nelle parole non dette, nelle battute che feriscono, nelle porte sbattute in faccia a chi chiede aiuto.
Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce la volontà di non restare indifferenti.
Per questo motivo, i Giovani Democratici di Mazara del Vallo promuovono, per venerdì 4 luglio 2025, un corteo cittadino contro la violenza di genere, con l’intento di sensibilizzare la comunità, commemorare le vittime e rilanciare un messaggio chiaro: il rispetto dei corpi, delle vite e delle libertà deve essere un fondamento condiviso.
Il corteo, inizialmente previsto per il 19 giugno e rimandato per condizioni meteorologiche avverse, si terrà con raduno alle ore 18:30 in Piazzale Quinci e partenza alle ore 19:00.
La pioggia ha fermato il nostro passo, ma non la nostra rabbia. Torniamo in piazza con più determinazione, perché nessun rinvio può indebolire la necessità di esserci, di prenderci
spazio, di farci sentire.
Il percorso si snoderà lungo Via S.S. Salvatore e Via Conte Ruggero, con arrivo in Piazza Mokarta, dove si terrà un momento conclusivo con interventi pubblici, la lettura dei nomi delle vittime di violenza di genere e un’azione sonora simbolica per ogni nome pronunciato.
Alla manifestazione hanno già aderito numerose realtà associative e politiche del territorio, tra cui:
● Associazione Co.Tu.Le.Vi
● Partecipazione Politica
● Movimento 5 Stelle
● Associazione Jasmine
● Associazione Demetra
● Associazione Casa di Venere
● Partito Democratico
● ANPI – Sezione Comandante Petralia
● Consulta Giovanile di Mazara del Vallo
● Sinistra Italiana
● Conferenza delle Democratiche
Invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi a noi, per dare voce a chi non può più parlare, per sostenere chi lotta ogni giorno, e per costruire insieme una cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della giustizia.
Essere presenti in piazza significa scegliere da che parte stare. La violenza non è un fatto privato: è un problema culturale e politico che riguarda tutte e tutti.