Nella mattina del 17 maggio 2019, alle ore 11.00 circa, la Squadra Mobile della Questura di Trapani e la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo, con l’ausilio della Squadra Cinofili della Questura di Palermo, al culmine di una intensa attività di indagine protrattasi per giorni, traevano in arresto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di marijuana un noto pregiudicato mazarese di 26 anni con precedenti specifici, A.Q..
Più nel dettaglio, l’arresto si inserisce nell’ambito delle mirate e sempre più serrate attività di Polizia dirette alla prevenzione generale e al controllo del territorio nella città di Mazara del Vallo, tese soprattutto a combattere il diffuso fenomeno del consumo tra i giovani mazaresi di sostanze stupefacenti. Le operazioni in corso hanno già portato all’arresto, nella giornata ieri e da parte degli stessi uffici, di un soggetto sorpreso a coltivare piantine di marijuana in serra, all’interno del suo appartamento.
Anche nel caso dell’arresto in oggetto, da diversi giorni si erano rafforzati i servizi di osservazione e di pedinamento nei confronti del soggetto. L’intensa attività di indagine, condotta senza tregua dagli investigatori della Questura e del Commissariato con i metodi classici degli appostamenti e del pedinamento a distanza ravvicinata, aveva fatto emergere più di un sospetto nei confronti del mazarese residente in Piazza Europa.
Gli operatori di Polizia, con l’ausilio dei cani antidroga, riuscivano ad accedere all’interno della palazzina senza essere notati e procedevano all’immediata perquisizione dell’abitazione dove A.Q. risiede insieme alla compagna.
Nonostante dentro l’appartamento sembrasse tutto in regola, notando l’atteggiamento sospetto e nervoso dei A.Q., gli operatori facevano intervenire le unità cinofile specializzate, le quali fiutavano una traccia proveniente dalla parete antistante la porta del bagno, ove una mattonella in particolare era non perfettamente allineata alle altre. I poliziotti, quindi, una volta divelte poche mattonelle da una porzione del muro, scoprivano una intercapedine. Al suo interno erano nascoste ben 12 buste di plastica contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana, dal peso approssimativo di 1 kg, già pronta per la vendita, oltre a dei semi della stessa tipologia, un bilancino, un paio di forbici e una pistola giocattolo col tappo rosso rimosso.
Come accaduto in occasione dell’arresto del 16 maggio, anche A.Q. riteneva di poter aggirare controlli e sospetti operando nella segretezza del proprio appartamento. L’intervento della Polizia di Stato, volto a interrompere l’attività criminosa, risulta ancora più rilevante in considerazione del fatto che A.Q. è sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e ha violato palesemente in questo modo gli obblighi di legge discendenti dal provvedimento giudiziario.
Sulla scorta delle risultanze investigative, pertanto, dopo aver operato il sequestro della droga e degli oggetti costituenti corpo del reato, A. Q. veniva condotto negli uffici del Commissariato di Mazara del Vallo e veniva tratto in arresto in quanto ritenuto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, ai sensi dell’art. 73 del D.P.R. 309/1990. La vendita della sostanza stupefacente sul mercato avrebbe fruttato una somma stimata di € 10.000,00.
Come da disposizioni impartite dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, completata la redazione degli atti di polizia giudiziaria, il soggetto arrestato e fotosegnalato veniva condotto presso la sua abitazione, ove era posto in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. L’arresto è stato successivamente convalidato e all’udienza che si è svolta nelle forme del rito direttissimo l’indomani mattina, il G.I.P. ha disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.