Consagra, la sua Città e il Covid
come se “la natura l’avesse fatto in prova col pennello”
Boccaccio, Ninfae fiesolano
Il 2020 doveva essere l’anno di Pietro Consagra, l’anno delle celebrazioni del centenario della nascita del concittadino mazarese (scultore e scrittore di grande prestigio, nonché massimo esponente dell’astrattismo internazionale); l’anno della “riconciliazione” (postuma e tardiva) fra Consagra e la sua Città.
Così non è stato fino adesso e, forse, così non sarà.
La storia (in sintesi)
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A Consagra venne impedita , dalla miopia delle amministrazioni del tempo e dalla burocrazia della Soprintendenza e di alcuni ordini professionali, la realizzazione della facciata del “ Palazzo di Città“, sito in Piazza della Repubblica.
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Consagra donò nel 1964 alla Città di Mazara la scultura- fontana denominata “Uomini che vengono dal Mare”, di piazza Mokarta, che ad oggi versa in pessimo stato, mancando di opportuni ed indispensabili giochi d’acqua, che non consentono una corretta esaltazione della stessa.
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Le sue opere (sculture, plastici e grafiche) presenti nella nostra città, allocate presso l’ex Collegio dei Gesuiti, risultano disposte in maniera dispersiva, poco fruibili e non organizzate secondo un corretto percorso stilistico e temporale.
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La sua casa natia risulta essere in stato di abbandono totale e non presenta alcun vincolo, né una lapide che ne testimonia il suo “passaggio” vissuto in questa Città, così come risultano essere in stato di abbandono le opere scultoree che ha realizzato in omaggio al suo primo mecenate, il Prof. Francesco Catania, nella cappella gentilizia di famiglia presso il Cimitero comunale.
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Nessuna didascalia o segnaletica turistica indica la statua di San Vito (opera giovanile) posta sulla facciata della Chiesa di San Vito in Urbe.
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Solo nel 2015, l’Amministrazione dell’epoca, dopo aver abbandonato definitivamente il progetto-facciata, per riconciliare la Città con il grande Maestro, decide di intitolargli l’area pedonale del lungomare (dal Porticciolo turistico di San Vito a Mare al Rifornimento carburanti) denominandola ‘Passeggiata Pietro Consagra’.
I timidi segnali dell’Amministrazione Quinci
Nel 2019, in una intervista rilasciata a Tiziana Sferruggia e pubblicata su ”Itaca notizie”, l’assessore Germana Abbagnato dichiara che è intenzione dell’Amministrazione Quinci dedicare l’intero 2020 a Pietro Consagra, annunciando il tanto auspicato restauro della Fontana di Piazza Mokarta. Alcuni tecnici dell’Istituto Centrale di Restauro di Roma, infatti, hanno effettuato un primo sopralluogo per verificare e valutare lo stato di conservazione dell’opera per, poi, produrre un progetto.
Inoltre, l’Assessore, sempre nella stessa intervista, dichiara: “Stiamo pensando anche ad un recupero e ad un riadattamento della Sala Consagra che si trova nel Collegio dei Gesuiti di Mazara. Qui le opere sono poste in una maniera poco fruibile per i visitatori e dunque le risistemeremo in maniera tale che venga creato un racconto sulle opere dell’artista all’interno di questa Sala. Accanto a queste 2 iniziative così forti ed importanti stiamo programmando degli altri eventi”.
Iniziano i primi incontri all’interno di un “Gruppo di lavoro Consagra 100” (formato dall’Assessore), s’incominciano a fare proposte di convegni, dibattiti, mostre che dovranno, comunque, fare i conti con la situazione finanziaria non certo florida dell’Ente-Comune. Viene fuori la necessità di coinvolgere personalità del mondo della cultura e dell’arte, storici e critici d’arte, nonché i rappresentanti delle Accademie di Belle Arti di Palermo e di Brera, della Fondazione Consagra, Orestiadi e Fiumara d’arte.
Timidi segnali, prima della pandemia; segnali che, tuttavia, si sono del tutto interrotti con l’avvento del Covid-19.
La fase della ripartenza
Ci sarà una ripartenza? Al momento il silenzio è pressocché assordante, infatti:
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Non sappiamo a quali conclusioni sono giunti i tecnici dell’Istituto Centrale di Restauro di Roma per il restauro della Scultura-Fontana di Piazza Mokarta.
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Non sappiamo se mai si realizzeranno tutte (o in parte) le proposte venute fuori dagli incontri del “Gruppo di lavoro Consagra 100” (il gruppo non si riunisce più dall’inizio della pandemia).
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Non sappiamo se si vuole, finalmente, istituire la Galleria d’arte moderna e contemporanea “P. Consagra” dove possono trovare posto dignitosamente, non solo tutte le opere di Consagra, ma anche le opere del Novecento (Rizzo, Dixit, Santostefano, Ferreri, ecc. e una selezione delle opere della saletta “La Bruna” e del “Fondo Formusa”) e Contemporanee di proprietà comunale sparse in diverse sedi o, peggio, abbandonate negli archivi polverosi dell’Ente.
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Non sappiamo se mai la sua casa natia avrà un vincolo o una lapide.
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Non sappiamo se è intenzione di questa Amministrazione prendere contatti con gli eredi (se ce ne sono) del Prof. Catania e verificare lo “stato di salute” delle sculture della cappella gentilizia e come intervenire per il loro recupero.
- Non sappiamo se mai avrà una didascalia o una segnaletica turistica la statua di San Vito posta sulla facciata della Chiesa di San Vito in Urbe.
Il 2020 è ancora l’anno che la Città di Mazara del Vallo ha interamente dedicato a Consagra?
Giacomo Cuttone